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Si può essere grillini prima di Grillo? Sì, se ti chiami Marco Morosini e hai partecipato con tanti testi e scene agli spettacoli teatrali del comico genovese dal 1992 e hai consigliato al fondatore del Movimento letture formative che poi sono entrate a far parte del suo immaginario. Docente di politica ambientale al Politecnico di Zurigo, Morosini ha appena dato alle stampe Snaturati, Dalla social- ecologia al populismo ( auto) Biografia non autorizzata del Movimento 5 Stelle ( Castelvecchi) in cui ripercorre le tappe personali e collettive di una forza politica diventata primo partito nel giro di pochi anni.
Professore, è lei, come ha scritto “il Fatto Quotidiano”, uno dei tre padri del M5S?
Il mio sodalizio con Grillo dura dal 19 febbraio 1992. Sono quasi 30 anni. Io ho contribuito alla “nascita del Grillo politico”, come scrisse l’Espresso. La nascita del Movimento 5 Stelle è opera di altri.
E come si è snaturato Grillo in questo tempo, per citare il titolo del suo libro?
Non si è snaturato Grillo, si è snaturato il Movimento 5 Stelle per responsabilità di chi ha deciso di passare dalla social- ecologia, teoria che si batte per un mondo più giusto e più pulito, al populismo, in cui tutto si riduce alla lotta anti casta. È stato un processo lento che ha portato il M5S a trasformarsi in un'automobile col motore di sinistra, ecologista, e il volante di destra, populista.
Non crede che ci fosse il germe del populismo fin dall'inizio?
Nel Movimento degli inizi c’era populismo nella concentrazione del potere nelle mani di una sola persona non eletta, ma non in tanti suoi contenuti politici. Adesso è rimasta in piedi solo la concentrazione e si è perso quasi tutto il resto. Per intenderci, la Lega è meno accentratrice del Movimento, negli anni ha cambiato molti capi e ha meccanismi per cambiare eventualmente il segretario e i dirigenti. Nel Movimento, invece, il potere è da sempre nelle mani delle stesse persone non elette. E non ci sono regolamenti su come sostituirle.
Visto che l'ha nominato, quanto ha influito la vicinanza di Salvini a snaturare il Movimento?
Il patto con Salvini è il coronamento di un percorso iniziato 10 anni prima. Il 4 ottobre del 2009, giorno ufficiale della fondazione, è nata una creatura già snaturata. Perché i temi che Grillo portava in giro per l'Italia hanno radici ben più antiche, a quando io e lui abbiamo iniziato a collaborare e alla militanza dei primi Meetup ( gruppi d’incontro online) nel 2005. Ho scritto migliaia di pagine per Grillo: spettacoli teatrali, decine di articoli firmati da lui, documentari e trasmissioni televisive, parte di un libro best seller.
Ha conosciuto Gianroberto Casaleggio?
Sì, nel 2004 è venuto a casa mia. Abbiamo passato insieme una bella mattinata e mi ha fatto un'impressione positiva. Abbiamo parlato a ruota libera, evocando autori che piacevano a entrambi come Guareschi, e se ti piace Guareschi ai miei occhi acquisti parecchi punti. Mi disse che con la sinergia tra lui e Grillo, l'unione di tecnica e carisma, si sarebbe potuto costruire un movimento sul modello dell'americano “Moveon”, un'organizzazione on line di attivisti di sinistra che ha poi contribuito all'elezione di Obama. Nella sua idea iniziale, dunque, non c'era un partito, ma un movimento d'opinione che porta acqua ai politici di riferimento. Mi parlò di un movimento di sinistra, ma poi diede vita a una forza politica di destra.
Quando si accorse del cortocircuito?
Poco alla volta. I primi post sul Blog li scrissi io, ma per problemi contrattuali tra me e Grillo quel tipo di attività si interruppe. Ho continuato a scrivere alcune decine di articoli per Internazionale a sua firma fino al 2008. Man mano che il Blog cresceva cominciò lo snaturamento. I bersagli delle nostre critiche erano le merci e il consumismo, quelli del Blog diventarono solo i politici, tutti i politici, e il sistema dell'informazione nel suo complesso. Con uno stile volgare e semplicistico manifestatosi nei due primi V- day del 2007 e 2008.
Cosa è rimasto di lei nel Movimento 5 Stelle?
Qualcosa serpeggia ancora. L’ideale sociale e ecologica è un virus contro cui non esiste terapia. L'ecologismo è un approccio alla complessità contro le semplificazioni. Dentro al Movimento ci sono ancora grillini della prima ora che aborrono i semplicismi. E se devo indicare, quasi ironicamente, almeno un seme ecologico attecchito sono i bicchieri di plastica multiuso che ho visto a Italia 5 Stelle. Ormai, occorre accontentarsi di poco.
Parlavate mai di immigrazione?
Il problema drammatico oggi non sono i migranti ma i naufraghi. Non è la stessa cosa. Non so quando i notabili 5 Stelle abbiano deciso di tenere un atteggiamento ostile nei confronti di chi sta morendo in mare, ma il giorno in cui ho sentito parlare di “taxi del mare” sono rimasto senza parole. Ho navigato per anni, insegno il soccorso in mare nel diporto, ho salvato e sono stato salvato, non può venire uno dal nulla a usare espressioni del genere.
Ha mai creduto all'orizzontalità di un movimento garantita da una piattaforma?
Quello della democrazia realizzata coi computer è un mito ingenuo. Questo è uno dei punti centrali di Snaturati, scritto anche per chi all'estero è interessato a capire un fenomeno particolarissimo come quello del partito digitale. Il rapporto tra tecnologie informatiche e democrazia serve a trasformare i dati in potere. Così dieci persone in un ufficio con 10 server hanno conquistato il governo di un paese del G7. Ormai il potere è più nei dati che nei soldati.
Il Movimento rimane un partito di destra anche dopo la nascita del nuovo governo?
Oggi purtroppo è il miglior governo possibile. Ma questa maggioranza è nata per causa di debolezza maggiore. I notabili pentastellati non avevano alcuna intenzione di allearsi col Pd, altrimenti l'avrebbero già fatto nel 2013, all'epoca di Bersani. Ma erano così deboli da non avere alternative.