Per Bianco quella esperienza è irripetibile, anzi “irrecuperabile”, perché “è stata dissipata con la logica del partito unico e soprattutto con la scelta del Partito Democratico di collocarsi in Europa nel Partito Socialista”.
Riaffiorano qui rivendicazioni identitarie oggi - nella disgregazione e dissolvimento di ogni e qualsiasi identità ideologia o ideale - ancor meno, e definitivamente, ripresentabili con le loro rivendicazioni e pretese, metafisiche o storiche che siano. Ma è certo che un processo di ( ri) aggregazione dei soggetti politici italiani ( e non solo) si imponga, se non altro in vista dei tremendi appuntamenti internazionali che incombono.
Se una ripetizione dell’” Ulivo” è impossibile, da qualche punto occorre comunque incominciare e sono sicuro che l’appello di Prodi vada in questa direzione. Penso anzi che siano in corso, da quale parte non mi è del tutto chiaro, altre omologhe iniziative o tentativi. Lasciano in superficie tracce scarse e sibilline, ma non del tutto invisibili, almeno a chi ama le ( indispensabili anche se fallaci) supposizioni.
Il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito non può, per Statuto, partecipare, direttamente e con il suo simbolo, a competizioni elettorali a carattere nazionale, ma credo abbia il dovere di fare sentire la sua voce anche sul tema della riorganizzazione della politica interna e dei suoi soggetti, i partiti. Negli ultimi tempi Pannella ha ribadito i suoi ammonimenti circa la crisi che le democazie occidentali ( non solo quella italiana) stanno correndo a causa dell’invecchiamento e sfaldamento dei loro storici pilastri ideologici o ideali: le tradizionali classificazioni di “sinistra” e “destra” fondate sui temi dell’eguaglianza socioeconomica da conquistare ( o meno) sono, a detta di un bel po’ di osservatori, inservibili pur se molti vi si attardano sopra. Il mondo globalizzato ( anche se oggi sotto attacco) richiede altre prospettive e progettualità.
Mi pare che sia interesse comune che gli schemi, i progetti, i suggerimenti in tal senso che solo il Prntt può offrire vengano presi in considerazione nell’auspicabile dibattito e confronto. Più che sui partiti, esso dovrebbe far riferimento - come un po’ fece anche l’Ulivo – ai temi delle Istituzioni e della “governabilità” del mondo al livello - appunto – globale. Nella lista degli inviti al tavolo dell’ideale incontro mi auguro vi sia anche il Prntt.