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Quale tasso di imprevedibilità delle decisioni, soprattutto rispetto alle sentenze della Cassazione, può tollerare il nostro ordinamento? In quale relazione stanno indipendenza del Giudice e prevedibilità delle sue pronunce? Questi interrogativi mi sono affiorati a seguito della lettura di due divergenti sentenze della medesima sezione della Corte di Cassazione pronunciate, sullo stesso tema, nel corso di quest’anno. Per meglio cogliere il contrasto è opportuno ricordare che il Giudice penale che accerti un abuso edilizio è tenuto ad ordinare la demolizione del manufatto illecito, ma che succede se il Giudice dimentica di provvedere in tal senso ? Per alcune sentenze, trattandosi di un ordine dovuto per legge, la sua omissione costituisce un errore materiale, cui lo stesso Giudice oppure quello di appello, può rimediare, senza che occorra alcuna impugnazione del Pubblico Ministero; per altri Giudici invece l’ errore è rimediale soltanto a seguito di un’impugnazione della parte pubblica, non potendosi qualificare come errore materiale ciò che incide sul contenuto stesso della sentenza. A gennaio di quest’anno la terza sezione della Corte di cassazione decideva un ricorso in cui un imputato, il cui immobile ricadeva in Campania, lamentava che la Corte di appello aveva introdotto l’ordine di demolizione in assenza di impugnazione e senza neppure disporre un contraddittorio tra le parti. Per i giudici di ultima istanza la decisone di quelli campani era censurabile e quindi l’ordine di demolizione veniva annullato, salva la possibilità di intervento dell’autorità comunale. Appena qualche mese dopo la medesima sezione era chiamata a decidere un ricorso inerente altro abuso realizzato sempre in Campania. In questo caso il Tribunale di Napoli Nord il 3.03.2021 aveva corretto una sua sentenza di circa 4 anni prima, in cui non era stata disposta la demolizione. Anche in questo caso non si era instaurato alcun contraddittorio tra le parti. Tuttavia questa volta, a giudizio della sezione terza, non vi era alcun rilievo da fare: ordine confermato. Orbene, se nel volgere di pochi mesi la stessa sezione della Corte di Cassazione può adottare sulla medesima questione decisioni diametralmente opposte, con conseguenze anche di rilievo, è evidente che nel nostro sistema la prevedibilità delle decisioni è pressocché nulla. Davvero l’indipendenza dei Giudici può risolversi in una sorta di tot capita tot sententiae ?