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Gentile Direttore, in questi giorni il quotidiano che lei dirige compie cinque anni. Un anniversario che testimonia il consolidamento di una realtà editoriale che ha introdotto una voce nuova nell’ambito dell’informazione italiana. Prestando una peculiare attenzione al mondo della giustizia, ai temi legati alla tutela dei diritti oltre che al racconto della vita politica e dell’attualità, Il Dubbio ha contribuito al pluralismo in modo vivace e ha aperto ulteriori spazi di discussione e approfondimento. Penso in particolar modo all’attenzione rivolta alle condizioni degli istituti penitenziari e delle persone detenute e alla necessità che la pena abbia una funzione rieducativa, così come stabilito dalla Costituzione.Approfondire determinate tematiche e vicende permette di stimolare più in generale la riflessione – indispensabile in una democrazia compiuta – sulla dimensione dei diritti. Una riflessione che nel confronto pubblico non può mai esaurirsi ma che deve essere costantemente alimentata: perché i diritti hanno una natura progressiva e, soprattutto in vari delicati ambiti, devono essere profuse ancora molte energie per rafforzare le conquiste raggiunte e dare piena attuazione al dettato costituzionale. Il ruolo della stampa nella nostra società è fondamentale, non solo perché garantisce un racconto ampio di ciò che accade nel Paese e nel mondo, ma anche perché attraverso una pluralità di voci e punti di vista concorre a rendere più solida la coscienza civile collettiva. Rinnovo quindi gli auguri a lei, all’editore e a tutta la redazione per questi cinque anni che vi hanno visti impegnati in un lavoro prezioso per la nostra comunità. Roberto Fico, presidente della Camera dei deputati