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Matteo Salvini parte al contrattacco, dopo le sciabolate ricevute dalla stampa cattolica più vicina al papa. Cioè Famiglia Cristiana e l’Avvenire. E cerca di conquistare il consenso di quella parte molto vasta di elettorato cattolico, di orientamento tradizionalista, che ama poco i gesuiti e la linea- Bergoglio. In una lunga intervista a un giornale cattolico conservatore online (“ La Nuova Bussola Quotidiana”) il vice premier dice di non sapersi spiegare i motivi delle critiche durissime ricevute dai giornali del Vaticano, ma di essere contento per i molti messaggi che gli sono stati inviati da preti e anche vescovi i quali si sono dichiarati dalla sua parte e lo hanno incitato ad andare avanti per la sua strada. Salvini dice che questi messaggi erano tutti firmati, ma con preghiera di restare riservati. E immagina che nel mondo del Vaticano ci sia un clima di intimidazione verso il dissenso anti- bergogliano.
[embed]https://www.youtube.com/watch?v=DvODCAkglA8[/embed]Gli attacchi ricevuti dal capo della Lega, da parte del mondo cattolico progressista, naturalmente erano rivolti soprattutto alle sue posizioni sull’immigrazione e alla decisione di porre fuorigioco le Ong che soccorrono i profughi nel Mediterraneo, mettendo in questo modo a maggior rischio le vite o la salute di diverse migliaia di africani in fuga dai loro paesi.
Nell’intervista, Salvini ripercorre le varie tappe del suo scontro con la Chiesa progressista, partendo dal famoso rosario sventolato in piazza durante un comizio elettorale. Spiega che quel gesto era un gesto di riaffermazione dei valori cristiani, in un clima politico nel quale la tolleranza per l’Islam è sempre crescente. Anche se ammette che lui il rosario non lo usa molto, però fa il segno della croce tutti i giorni, appena sveglio e poi prima di addormentarsi.
Salvini in questa intervista sostiene che l’unico antidoto al razzismo è mettere l’immigrazione sotto controllo e imporre il rispetto delle regole. Non accenna ai vari casi di aggressioni contro gli africani avvenute in queste ultime settimane, e poi si sofferma su quelli che l’intervistatore chiama i “ temi antropologici”. Famiglie gay, figli con genitori dello stesso sesso, utero in affitto, uso del profilattico, uso delle droghe.
Le risposte di Salvini alle domande del giornale vanno tutte nella stessa direzione: difesa ad oltranza della famiglia tradizionale. Accompagnata da una politica fiscale e di aiuti che rafforzi la famiglia, il suo ruolo e le sue certezze economiche e favorisca nuove nascite. «Userò tutto il potere possibile, per raggiungere questi obiettivi».
Il vice premier dice che su questi argomenti sta lavorando per trovare soluzioni legislative e che nel frattempo ha preso una misura drastica: impedire che nei documenti ufficiali ci sia scritto “genitore 1” e “genitore 2”. Ovunque si dovrà precisare: padre e madre. Siccome poi sui social sono spuntate ieri pomeriggio un po’ di critiche a questa sua presa di posizione, lui, sempre via social, ha risposto: «Troglodita? Sono fiero di essere un troglodita».
Ultima domanda, a sorpresa, sull’uso del profilattico. Chiede l’intervistatore: «A dire il vero ci ha lasciati sconcertati anche l’iniziativa del Consiglio regionale della Lombardia che impegna la Regione a distribuire gratuitamente contraccettivi nei consultori. Anche i consiglieri della Lega hanno votato a favore» .
Risponde Salvini: «Ho avuto qualche perplessità anch’io. Mi hanno giustificato la decisione con la necessità della tutela della salute, perché purtroppo tanti giovani sono tornati a sottovalutare il rischio delle malattie sessualmente trasmissibili, per cui in età molto giovane fanno sesso non protetto».
L’intervistatore insiste: «Però, oltre all’aspetto morale, ormai c’è abbondante letteratura scientifica che dimostra come questo approccio sia controproducente.
Ad esempio, profilattici che danno un falso senso di sicurezza inducono ad avere maggiori comportamenti a rischio, con tutte le conseguenze del caso» .
Salvini condivide: «Sì, sono in buona parte d’accordo con questa analisi. Si deve soprattutto cercare di educare».
Ultimo spazio per il proibizionismo ( sulla cannabis): nessuno spazio a tentazioni antiproibizioniste, non sono nel contratto.
E’ difficile immaginare che l’intervista di Salvini sia stata casuale. Non sembrano casuali né le risposte ultraconservatrici né la scelta del giornale con il quale si è svolto il colloquio. Non è molto nota questa “Nuova Bussola” ma ha posizioni fortemente anti-Bergoglio. L’ultimo articolo di critica al papa, recentissimo, è quello nel quale si contesta la decisione del Papa di correggere il catechismo per condannare la pena di morte. La “Bussola”, in un lungo articolo, difende la possibilità della pena di morte ricordando addirittura quanto fu utile utilizzarla contro i traditori durante le guerre mondiali.
Speriamo che, almeno quell’articolo, Salvini non lo abbia letto...