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Proteste in Turchia
Avvocato Caia l' Osservatorio segue fin dalla sua dalla sua fondazione, nel 2016, la terribile repressione posta in essere contro gli avvocati in Turchia, come valuta la decisione del Tribunale di Istanbul di destituire il Presidente ed i componenti dell' Ordine degli avvocati di quella città?
La decisione del tribunale di Istanbul di destituire il Presidente I? brahim Kaboglu e l' intero Consiglio dell' Ordine degli avvocati di Istanbul e' di una gravità inaudita ed e' assolutamente ingiustificata, in quanto il procedimento, aperto su richiesta della Procura di Istanbul, ha avuto origine da una dichiarazione rilasciata dall’ Ordine degli avvocati, il 21 dicembre 2024, in cui si condannava l’omicidio dei giornalisti Nazim Dastan e Cihan Bilgin, uccisi in un attacco di droni turchi nel nord della Siria. La Dichiarazione dell’ordine degli Avvocati di Istanbul sottolineava come l’attacco ai giornalisti nelle zone di conflitto integri una evidente violazione del diritto internazionale umanitario e chiedeva un’indagine efficace sull’accaduto.
La decisione giudiziaria interviene negli stessi giorni in cui la Turchia vive nuovamente una difficilissima situazione politica, con il recentissimo arresto del sindaco di Istanbul, teme un' ulteriore escalation contro gli avvocati?
Non spettano a me valutazioni sulla situazione politica in Turchia. In questo caso e' evidente l' ulteriore tentativo di mettere a tacere gli avvocati turchi, gia' da moltissimi anni oggetto di minacce, intimidazioni, arresti e condanne arbitrarie, come documentato dalle missioni internazionali di osservazione dei processi a loro carico.
Come state seguendo in quanto Osservatorio l' evolversi della situazione?
L' Osservatorio ha inviato a Istanbul, per seguire l' udienza del 21 marzo scorso nel procedimento contro l' ordine forense di quella città, tre osservatori: Barbara Porta, del Foro di Torino, anche con mandato del CNF che e' cofondatore dell' Oiad e del CCBE, Valeria Cominotti, del Foro di Brescia e Ketty- Anne Tamburini, del Foro di Lione ( Francia). L' udienza, conclusasi con la decisione, sia pure non esecutiva in attesa dell' appello, di destituire il Presidente e i componenti dell' Ordine di Istanbul, si e' svolta in un clima di grande tensione e il Tribunale era presidiato all' interno da decine di appartenenti alle forze di sicurezza con i caschi e in assetto antisommossa.
Qual è il senso di questa decisione così grave che colpisce l' Ordine con il maggior numero di iscritti in Turchia?
Si colpisce l' Ordine Forense più rappresentativo in termini numerici per colpire più facilmente i singoli avvocati che in Turchia vengono, quasi sistematicamente, identificati con i loro clienti, quando questi ultimi sono dissidenti politici, appartenenti alle minoranze o comunque soggetti sgraditi all' esecutivo.
Quali scenari potrebbero aprirsi adesso?
La decisione interviene a pochi giorni dalla decisione presa dal comitato dei Ministri del Consiglio d' Europa, di cui la Turchia fa parte, di approvare il testo della Convenzione europea sulla protezione degli avvocati, che obbliga gli stati ad adottare misure effettive per dare sicurezza agli avvocati oggetto di minacce e aggressioni, garantendo l' accesso alla giustizia, il diritto di difesa, vietando ogni assimilazione tra avvocato e cliente. La Convenzione sarà aperta alla firma degli stati a partire dal prossimo mese di maggio e noi avvocati dobbiamo vigilare affinché gli stati provvedano in breve tempo alla ratifica. Per quanto riguarda la Turchia, dopo quanto accaduto, siamo molto preoccupati. Noi non lasceremo soli i colleghi turchi e continueremo ad essere al loro fianco.