Sono iniziati i lavori della Commissione di studi di diritto tributario, costituita dal Consiglio nazionale forense il 20 settembre scorso. Diverse le linee di intervento che verranno affrontate dai sedici esperti, coordinati dal consigliere Cnf Vittorio Minervini.

La Commissione, nella prima riunione, ha individuato alcuni temi che richiedono una trattazione immediata, a partire dall’entrata in vigore della legge 130 del 30 agosto 2022, che ha dato una nuova disciplina al processo tributario con la creazione della magistratura tributaria professionale. «Si tratta – evidenzia l’avvocato Minervini – di un intervento senza precedenti nel nostro ordinamento, auspicato da tanto tempo. Speriamo che si proceda con celerità per rendere operativa la nuova magistratura e che sia riservata una corsia preferenziale, da parte del Mef, al bando di concorso della nuova magistratura tributaria, attesa l’urgenza dell’insediamento dei nuovi giudici sia per sopperire alla fuoriuscita degli attuali giudici, secondo i criteri del decalage, sia per assegnare una svolta effettiva e concreta al nuovo corso».

L’attenzione è tutta rivolta al giudice tributario togato a tempo pieno. Grandi sono le aspettative verso questo giudice anche in riferimento all’inquadramento organizzativo. Di qui una proposta precisa con un possibile coinvolgimento diretto del ministero della Giustizia. «L’introduzione del giudice togato a tempo pieno – si legge in una nota della Commissione di studi di diritto tributario del Cnf - è coerente con il rispetto dei valori costituzionali dell’indipendenza e imparzialità del giudice tributario, ma ciò solo se la nuova magistratura tributaria sia sottratta nell’organizzazione al ministero dell’Economia e delle finanze, “parte sostanziale” del processo tributario. Sul punto è auspicabile un ripensamento e, quindi, il passaggio alla presidenza del Consiglio dei ministri o, meglio, al ministero della Giustizia».

I cambiamenti connessi all’attuale momento storico richiedono altresì un atteggiamento proattivo. In merito alle sfide delineate da Prodigit ( Progetto di digitalizzazione e creazione di servizi innovativi a supporto alla giustizia tributaria), al quale il Cnf è stato invitato dal Consiglio di presidenza a collaborare in qualità di partner, sono tre, secondo la Commissione di diritto tributario, gli obiettivi da raggiungere: la creazione di una banca dati della giustizia tributaria accessibile pubblicamente e gratuitamente, la realizzazione di un modello di giustizia cosiddetta predittiva, la creazione in alcune regioni, in via sperimentale, di un laboratorio digitale del giudice tributario. «La realizzazione di tale laboratorio, denominato Trihub – spiega la Commissione -, è in corso presso alcune Corti regionali e si attende di poterne verificare l’effettiva operatività e funzionalità. In merito al progetto di realizzazione della banca dati, si è in attesa di conoscerne gli sviluppi del progetto al quale il Consiglio nazionale forense ha aderito per poter essere interlocutore qualificato nella sua realizzazione. Sulla possibilità di poter costituire un sistema di predizione di una ipotetica decisione nel processo tributario, si deve esprimere la contrarietà alla costituzione di un sistema di “giustizia predittiva” che non può che essere valutato come confliggente con i principi fondanti l’amministrazione della giustizia».

Rispetto alla riforma del sistema fiscale, introdotta dalla legge n. 111/ 2023, viene rilevato che il Cnf «ha saputo dare il proprio fattivo contributo, che ci si augura sia concretamente apprezzato in sede di stesura dei decreti legislativi».

L’ultima riflessione la Commissione di studi di diritto tributario la dedica alla fiscalità degli avvocati: «Sarà prioritario lavorare per focalizzare l’attenzione del legislatore in merito alla fiscalità degli avvocati in una prospettiva di predisposizione di strumenti fiscali atti a favorire le aggregazioni professionali, svilite dalla attuale normativa fiscale». La Commissione di studi di diritto tributario del Consiglio nazionale forense è composta, oltre che dall’avvocato Vittorio Minervini, dagli avvocati Claudio Consales, Lorenzo Bianchi, Mario Cavallaro, Antonio Damascelli, Raffaella D'Anna, Fabiola Del Torchio, Gianni Di Matteo, Massimo Ferrante, Gianluca Gambogi, Guglielmo Maisto, Carlo Lo Monaco, Raffaella Mastroeni, Giuseppe Milano, Arturo Pardi e Silvia Siccardi.