PHOTO
Taser
Ora anche in Italia Polizia e Carabinieri saranno dotati della pistola elettrica, il taser. La sperimentazione di questo nuova arma è iniziata il 23 marzo in sei città, Milano, Brindisi, Caserta, Catania, Padova e Reggio Emilia. Poi con molta probabilità dovrebbe essere estesa all’intera penisola.In nome del nuovo ordigno delle forze dell’ordine deriva dalla stessa azienda che la produce. Si tratta di un’arma non letale che emette una scarica, nelle intenzioni non letale, ad alta tensione anche se bassa intensità. I suoi effetti sulle persone consistono nella contrazione dei muscoli con conseguente paralisi dei muscoli di chi viene colpito. L’invenzione del Taser risale già agli anni sessanta anche se i modelli in circolazione sono stati messi in circolazione solo a partire dai novanta. Per quanto riguarda l’Italia, l’ipotesi della sua introduzione è datata 2014 quando venne approvato un emendamento che ne approvava la sperimentazione all’interno del decreto sicurezza negli stadi.Il modello, concordato anche con i sindacati di Polizia, è l’X2, il Corriere della Sera ne ha descritto le caratteristiche, “scarica elettrica ad intensità regolare con durata controllata di 5 secondi; sistema di mira con doppio puntatore laser, uno per ogni dardo; possibilità di colpire il bersaglio fino a 7 metri di distanza; colpo di riserva”. Inoltre ogni agente avrà in dotazione anche una telecamera che si attiva automaticamente in modo da poter verificare l’effettivo uso del Taser. Anche non essendo considerata letale dalla legislazione italiana, nel 2007 l’Onu ha dichiarato la pistola elettrica come strumento di tortura. Una decisione dovuta all’alto numero di morti che l’arma ha provocato nel corso degli anni. Solo negli Stati Uniti dal 2001 si sono registrati più di 800 decessi senza contare coloro che hanno subito danni permanenti. Circostanze che hanno indotto i produttori a cambiare il nome dell’azienda per non essere associati a tutto ciò.Il Taser infatti risulta mortale per chi soffre di disturbi cardiaci, le scariche elettriche danneggiano il cuore e l’apparato respiratorio. Incide poi sui soggetti colpiti lo stress provocato da situazioni di tensione come un inseguimento o l’essere coinvolti in frangenti di violenza.Anche Amnesty International ha condannato l’uso del Taser, la preoccupazione è che possa essere impiegato con troppa facilità, soprattutto quando non si ravvisa una minaccia diretta a vite umane, tanto da far rientrare l’uso della pistola elettrica come una violazione del “divieto di tortura e trattamenti inumani e degradanti”. Per Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia, che ha analizzato le situazioni di Canada e Stati Uniti «queste armi cosiddette non letali hanno un rischio di essere letali molto elevato. E questo pone un problema di formazione, pone la necessità di far sapere quanto sono pericolose se utilizzate nei confronti di persone che hanno alcuni problemi di salute. Il numero delle vittime negli Stati Uniti è di centinaia e centinaia».