La Corte di Cassazione ha stabilito che la competenza territoriale per il caso Visibilia, in cui è indagata la ministra del Turismo Daniela Santanchè per presunta truffa aggravata ai danni dell'Inps durante il periodo Covid, spetta a Milano. La decisione, contenuta nelle motivazioni della sentenza dello scorso 29 gennaio, respinge la richiesta della difesa di considerare singole ipotesi di truffa anziché un'unica truffa continuata e di spostare la competenza a Roma.

Secondo il collegio della seconda sezione penale, presieduto da Anna Petruzzellis, e in risposta alla questione sollevata dalla giudice per le indagini preliminari di Milano, Tiziana Gueli, la competenza territoriale è determinata dal fatto che l'ultima erogazione dei contributi è stata effettuata a un dipendente tramite una banca situata nell'area milanese. Pertanto, la Cassazione conclude che «deve essere affermata la competenza territoriale del Tribunale di Milano».

L'indagine, coordinata dai pubblici ministeri Maria Giuseppina Gravina e Luigi Luzi, coinvolge 13 dipendenti delle società Visibilia Concessionaria srl e Visibilia Editore spa. Secondo l’accusa, questi lavoratori sarebbero stati messi in cassa integrazione a zero ore a loro insaputa, continuando comunque a svolgere la propria attività, causando così un danno di oltre 126 mila euro all'Inps.

Nella decisione della Cassazione si legge inoltre che «la soluzione non cambia nel caso in cui si voglia ancorare la competenza territoriale al momento della richiesta della cassa integrazione, posto che dalla documentazione prodotta in atti risulta che la richiesta è stata inviata alla sede Inps di Milano e che sempre la sede Inps di Milano ha autorizzato la cassa integrazione».

A rafforzare ulteriormente la competenza del Tribunale di Milano, si aggiunge il fatto che «avendo le società sede a Milano, il delitto di truffa si è comunque consumato a Milano, al momento della acquisizione dell'ingiusto profitto da parte delle società, che si realizza in concomitanza con la percezione del contributo da parte dei lavoratori».

L’udienza preliminare sul caso Visibilia è fissata per il 26 marzo prossimo, secondo quanto previsto dal calendario del procedimento.