Il ministero della Giustizia ha diffuso una nota per fornire alcuni chiarimenti riguardo alla situazione amministrativa dei circa 4.000 nuovi addetti all’ufficio del processo assunti a tempo determinato nell’ambito del progetto Pnrr, che sono entrati in servizio a fine giugno. A causa dell’elevato numero di assunzioni, si legge nella nota, via Arenula ha dovuto affrontare un eccezionale carico di lavoro per la registrazione dei contratti, le verifiche amministrative e contabili, e le elaborazioni tecniche necessarie per l’inserimento dei dati nel sistema NoiPa. Questo sistema è responsabile della gestione centralizzata delle paghe per il personale della Pubblica amministrazione.

L’attività di inserimento e verifica è stata particolarmente complessa, ma, secondo il ministero, è in fase di conclusione e si sta svolgendo in linea con le tempistiche osservate in occasione di precedenti immissioni di personale. La complessità del processo è dovuta non solo al numero di nuovi dipendenti, ma anche alla necessità di garantire l’accuratezza dei dati inseriti, per evitare errori che potrebbero compromettere il pagamento degli stipendi.

Il sistema NoiPa, che gestisce la meccanizzazione massiva dei pagamenti, ha confermato che, con una rata urgente prevista per settembre, verranno effettuati i pagamenti degli stipendi ai nuovi dipendenti. Tuttavia, al momento, i dipendenti non potranno ancora visualizzare il cedolino nel sistema NoiPa. Questo significa che, sebbene il cedolino non sia ancora disponibile, lo stipendio sarà comunque accreditato nel corso del mese di settembre.

Ci sono però alcune eccezioni: per alcune posizioni, che presentano particolarità o problematiche specifiche, sarà necessaria una verifica supplementare. In questi casi, sarà effettuata una lavorazione manuale successiva, che potrebbe comportare un ulteriore ritardo nel pagamento degli stipendi. Il ministero, comunque, rassicura che tutti i dipendenti riceveranno il dovuto nel più breve tempo possibile e che le operazioni stanno procedendo in modo efficiente nonostante la mole di lavoro straordinaria.