Udienza, nelle prossime ore, per Lyle ed Erik Menendez che stanno scontando l'ergastolo dopo la condanna per l'omicidio dei genitori. Una nuova tappa legale che fa aumentare il “pressing” della campagna per la scarcerazione dei due fratelli sostenuta dall'attrice e modella Kim Kardashian e da altri personaggi pubblici.

Lyle ed Erik Menendez - di 21 e 18 anni all'epoca dei fatti - uccisero il padre e la madre nel 1989: spararono ai genitori nella loro villa di Beverly Hills. Durante il processo, i fratelli dichiararono di aver commesso gli omicidi per paura che il padre li uccidesse dopo che avevano minacciato di denunciarlo per anni di abusi sessuali. Allo stesso tempo, i due definirono la madre un'alcolista e tossicodipendente egoista e mentalmente instabile, che non si era mai opposta alla violenza del marito nei confronti dei bambini. L'accusa invece sostenne che i due fratelli agirono solo per ereditare il patrimonio del padre multimilionario. 

La loro vicenda p tornata sotto i riflettori anche perché al centro della popolare miniserie di Netflix "Monsters" interpretata da Javier Bardem, Chloe Sevigny e Cooper Koch. Dopo aver scontato 35 anni di carcere i fratelli Menendez compariranno in video collegamento, nelle prossime ore, con il tribunale di Los Angeles. L'interesse del pubblico è tale che il tribunale in cui si discuterà il caso bandirà una 'lotteria' per i 16 posti “contesi” dal pubblico per assistere all'udienza. I legali dei due condannati sono al lavoro per chiederne la libertà condizionale.

Il caso è stato riaperto, lo scorso anno, poiché gli avvocati della difesa hanno depositato documenti chiedendo una nuova udienza, basata su prove inedite, che dimostrerebbero - questa la tesi difensiva - le molestie sessuali che il padre José perpetrò non solo contro i figli, ma anche contro il leader della boy band portoricana dei Menudo, Roy Rossellò. Intanto continuano i pellegrinaggi di molti curiosi davanti alla lussuosa villa di Beverly Hills dove avvennero gli omicidi.