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Il Tribunale unificato dei brevetti (Tub) presso il capoluogo lombardo è finalmente realtà. Il prossimo primo luglio è prevista infatti la cerimonia di inaugurazione della sede della “Corte centrale di Milano del Tub” alla presenza anche del vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani e del ministro della Giustizia Carlo Nordio.
Si prevede un indotto di circa 400 milioni di euro l’anno. Il giudici che lo comporranno sono stati già indicati: si tratta dell’italiano Andrea Postiglione, attuale sostituto pg presso la Corte di Cassazione, dell'olandese Anna- Lena Klein e della tedesca Marije Kniff.
L’assegnazione a Milano del Tub è stata una delle conseguenze della Brexit in quanto la sede era inizialmente a Londra. Le altre due sedi sono a Parigi e Monaco di Baviera.
Il Tub è un tribunale comunitario, previsto dall’Unione europea nel 2013 e concepito dunque con una sede tripartita in base al numero dei brevetti registrati nell’anno precedente. Nel 2012, anno preso a riferimento, l’Italia era al quarto posto, dopo Germania, Gran Bretagna, Francia. Per la Corte d’Appello la sede è a Lussemburgo.
Tale tribunale avrà sempre più importanza negli ordinamenti dei Paesi dell’Unione europea, sostituendo gradualmente le giurisdizioni nazionali per le controversie in materia brevettuale.
La sezione milanese, in particolare, si occuperà dei contenziosi riguardanti i brevetti di classe A, le cosiddette “necessità umane” all'interno delle quali sono presenti i settori farmaceutici, fitosanitari, agroalimentare e moda. Settori da sempre strategici per l'economia italiana.
La procedura per registrare un brevetto a livello europeo ha subito nel tempo diverse modifiche, anche a seguito di accordi fra gli Stati. Attualmente è sufficiente la registrazione del brevetto in un Paese perché sia poi tutelato in tutti gli altri 17 che ad oggi hanno ratificato tali accordi. Una modifica che ha notevolmente agevolato le procedure. Prima era prevista la cosiddetta “validazione”: in ogni Stato in cui si voleva la protezione del brevetto era necessario depositare la richiesta all'Ufficio brevetti nazionale.
Il brevetto è da sempre un asset importante per l’economia, bisognevole di tutela unitaria e uniforme, per consentire in tal modo agli imprenditori di operare con certezza.
«La sede di Milano è un successo per l’Italia e un riconoscimento del ruolo del nostro Paese», ha dichiarato Tajani. «Si tratta di un'assegnazione che oltre al prestigio porterà grandi benefici sotto il profilo economico e di giurisdizione. Milano era ed è la capitale economico- finanziaria del Paese ed è quindi il posto più indicato per ospitare la terza sede del Tub», sono state invece le parole del ministro della Giustizia Nordio.
«Questo risultato riconosce la proiezione internazionale di una città vitale come è Milano, centro pulsante di impresa e creatività» ha dichiarato il deputato milanese di Forza Italia Luca Squeri, responsabile nazionale per gli azzurri del Dipartimento energia.
«È un momento importante per Milano, per la Lombardia e per l'Italia tutta, che ripaga il lavoro portato avanti in questi mesi dal governo. Ringraziamo ancora una volta la premier Meloni, il ministro Tajani e tutti i ministri coinvolti per l’impegno che ha condotto a questo obiettivo», è stato il commento del senatore e capogruppo di Forza Italia in Commissione giustizia a Palazzo Madama Pierantonio Zanettin.
«Il nostro Ordine sin da principio ha creduto fortemente nella realizzazione di questo progetto fondamentale per il nostro Foro e per l'intero Paese: come Avvocatura siamo quindi soddisfatti e orgogliosi di aver potuto contribuire - insieme alle altre realtà istituzionali e associative - al conseguimento di questo ulteriore e significativo traguardo, con quello spirito di condivisione, che deve sempre animare le prospettive comuni» è stato il commento di Nino La Lumia, presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Milano. «Il mio più sincero ringraziamento va - ha aggiunto il numero uno degli avvocati milanesi - a tutti coloro che in questi anni hanno attivato quotidianamente quelle dinamiche di intensa e leale collaborazione, che sono state decisive per l'obiettivo finale».