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Una beffa. Non usa mezzi termini l’avvocata Pilar Castiglia nel commentare il processo in corso davanti al Tribunale di Catania per alcuni gravissimi episodi verificatisi durante una fiera abusiva di bestiame.
Nell’ottobre del 2016, a Biancavilla, città metropolitana del Comune di Catania, Castiglia è stata aggredita per aver tentato di difendere la presidente della Lega Antivivisenzione, Angelica Petrina. Un episodio che suscitò clamore. Per i fatti di cinque anni fa sono finite sotto processo 18 persone. Tra i reati contestati la violenza e la rapina. Processo da rifare a causa della presenza di giudici onorari nei collegi che si sono succeduti fino ad alcuni mesi, affiancando i due giudici togati.
Un vizio formale che per alcuni tipi di reati, come la rapina aggravata, ha indotto la presidente della quarta sezione collegiale del Tribunale di Catania a dichiarare la nullità di quasi tutte le udienze sino ad oggi celebrate e alle quali hanno partecipato i giudici onorari.
Adesso, nonostante il procedimento sia giunto alla fase della discussione, con la sentenza che sarebbe stata pronunciata a breve, tutto è stato riportato alla fase iniziale. Per carenza di organico nel 2020 e per le conseguenze legate Covid molti collegi sono stati composti con la presenza di un giudice onorario. Di qui la dichiarazione di nullità di alcune udienze e le gravi ripercussioni che ne derivano.
Nell’udienza del 24 ottobre scorso l’amara constatazione della presidente del collegio giudicante, Alba Sammartino. La situazione in cui si trova il processo per i fatti di Biancavilla, «cioè di dichiarazione di nullità- inesistenza di verbali è una condizione in cui si trova l’ottanta per cento dei processi che tratta questa sezione». «Ovviamente - ha affermato la giudice Sammartino, come si legge nel verbale d’udienza - il Tribunale dovrà dare precedenza, nella trattazione dei processi, ai processi coi detenuti, ai processi cosiddetti da codice rosso e in questo procedimento di quei reati non ne abbiamo.
Quindi è un processo che non avrà precedenza da questo punto di vista, cioè la prossima udienza non potrà essere né tra un mese né tra due mesi, sarà un processo che avrà cadenze obbligate dalla situazione in cui si trova questa sezione, che è veramente complessa, proprio perché, ripeto, abbiamo processi nulli all’ottanta per cento purtroppo». Se volessimo scomodare la zoologia, il processo riguardante i fatti di Biancavilla non rappresenta un caso di giustizia lumaca, ma di giustizia gambero.