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Il Decreto Milleproroghe, approvato dal governo il 9 dicembre 2024, introduce importanti aggiornamenti in tema di giustizia e sicurezza nazionale. Tra le principali novità figurano la riduzione del tirocinio per i magistrati ordinari, la proroga per le attività sotto copertura degli agenti segreti e un rinvio per l'adozione delle centrali digitali interdistrettuali per le intercettazioni.
Riduzione del Tirocinio per i Magistrati
Una delle novità più rilevanti riguarda i magistrati ordinari: la durata del tirocinio passa da 18 a 12 mesi per i vincitori dei concorsi banditi fino al 31 dicembre 2024. Questa misura consente un inserimento più rapido dei nuovi magistrati nelle loro funzioni.
Durante il tirocinio, i magistrati seguono una formazione articolata in due fasi:
- Tirocinio generico: frequentano diversi uffici giudiziari affiancando magistrati esperti.
- Tirocinio mirato: si concentrano sulle funzioni che svolgeranno dopo l'assegnazione alla sede di servizio.
La formazione teorica, organizzata dalla Scuola Superiore della Magistratura, garantisce un aggiornamento costante per affrontare con competenza i complessi compiti giudiziari.
La valutazione del Tirocinio
Al termine del tirocinio, il Consiglio Superiore della Magistratura valuta l'idoneità dei candidati attraverso relazioni redatte dai magistrati affidatari e dai tutor. Una valutazione positiva porta all'assegnazione delle funzioni giurisdizionali e alla nomina in ruolo. In caso di esito negativo, il magistrato potrà ripetere un ulteriore anno di tirocinio. Se anche questa seconda valutazione fosse negativa, il rapporto di impiego verrà interrotto.
La formazione permanente dei magistrati
La formazione dei magistrati, affidata alla Scuola Superiore della Magistratura, è un pilastro dell'indipendenza della funzione giudiziaria. La scuola organizza corsi di aggiornamento e approfondimenti professionali per garantire che i magistrati operino con la massima preparazione e autonomia.
Sicurezza Nazionale: proroghe per gli agenti segreti
Per gli agenti segreti italiani, il Decreto prevede una proroga fino al 30 giugno 2025 per le attività sotto copertura. Queste includono:
- L'uso di alias nei procedimenti giudiziari e nelle testimonianze.
- Condotte non punibili per contrastare il terrorismo internazionale.
- Colloqui con informatori detenuti.
Tale proroga rafforza gli strumenti a disposizione per garantire la sicurezza nazionale e combattere minacce globali.
Intercettazioni digitali: rinvio al 2026
Un’altra proroga significativa riguarda l’adozione delle centrali digitali interdistrettuali per le intercettazioni. L’obbligo di utilizzo è rinviato al 2026, offrendo più tempo per implementare questa tecnologia avanzata nei procedimenti penali. Il rinvio è fondamentale per garantire una transizione fluida verso un sistema centralizzato e digitalizzato, indispensabile per la gestione delle indagini più complesse.