Si avvia verso l’archiviazione il procedimento nei confronti di Marco Cappato, Felicetta Maltese e Chiara Lalli per il caso di Massimiliano, il 44enne toscano affetto da sclerosi multipla che aveva scelto il suicidio assistito in Svizzera nel dicembre 2022.

La richiesta di archiviazione è arrivata sia dalla Procura di Firenze sia dagli avvocati della difesa dopo l’udienza tenutasi oggi in tribunale. Il giudice Agnese Di Girolamo si è riservata la decisione, che verrà comunicata con il deposito di un’ordinanza.

Secondo l’accusa e la difesa, la situazione di Massimiliano rientra nei criteri stabiliti dalla Corte Costituzionale, in particolare per quanto riguarda il "trattamento di sostegno vitale", elemento chiave per l’ammissibilità del suicidio medicalmente assistito.

Dopo aver accompagnato Massimiliano in una clinica svizzera, Maltese e Lalli si erano autodenunciate insieme a Cappato, che con l’associazione Soccorso Civile aveva sostenuto le spese del viaggio.

Dibattito acceso in Lombardia sul fine vita

Il tema del fine vita è stato al centro di un acceso dibattito nel Consiglio regionale della Lombardia, dove si è discusso della prima richiesta accolta in Regione per il suicidio medicalmente assistito.

L’assessore al Welfare Guido Bertolaso, intervenuto in aula, ha sottolineato che il confronto è stato «franco e aperto», ribadendo la necessità di rispettare la sentenza della Corte Costituzionale.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Christian Garavaglia, ha però espresso forti perplessità, sostenendo che la Regione Lombardia si sia «spinta troppo oltre» nel regolamentare la materia.

Di posizione opposta il Movimento Cinque Stelle, che con il capogruppo Nicola Di Marco ha criticato l’atteggiamento della maggioranza: «Dire oggi a medici, infermieri e persone in estrema sofferenza ‘arrangiatevi’ è disumano». Di Marco ha poi attaccato il governatore Attilio Fontana, accusandolo di non aver preso una posizione chiara sulla questione: «Il presidente Fontana ha il dovere di dire ai lombardi cosa succederà domani di fronte a una situazione come quella che ha coinvolto Serena», ha concluso.