La Cassazione ha respinto il ricorso presentato dai difensori di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all'ergastolo per la strage di Erba del 2006, chiedendo la revisione del processo. In seguito alla decisione, l'avvocato Fabio Schembri, che difende i due imputati, ha dichiarato all'Adnkronos che il suo team leggerà le motivazioni della sentenza e valuterà se fare ricorso alla Corte europea per i diritti dell'uomo.

Da parte delle vittime, le reazioni sono contrastanti: Adamo De Rinaldis, legale di Andrea ed Elena Frigerio, i figli di una delle quattro vittime, ha commentato la sentenza dicendo che finalmente è finito il «tormento quotidiano» subito per anni e che giustizia è stata fatta. De Rinaldis ha anche sottolineato che la difesa dei condannati non ha presentato nuovi elementi rispetto a quanto già emerso in precedenti fasi del processo.

Per quanto riguarda la difesa, il legale ha precisato che durante l'udienza, è stato chiarito alla Corte di Cassazione che il presunto stato di intossicazione del testimone oculare Mario Frigerio, che avrebbe compromesso la sua memoria, fosse stato il frutto di una falsa rappresentazione difensiva, smentita dai dati clinici disponibili.

Intanto, Pietro Castagna, che ha perso sua madre, sua sorella e il nipotino nella strage, ha affidato ai social una riflessione sul dolore che ha segnato la sua vita: «Il soffrire passa. L'aver sofferto non passa mai». La sua famiglia, così come gli altri parenti delle vittime, ha accolto con soddisfazione la decisione della Cassazione, considerandola un passo importante nella ricerca della giustizia.