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I parenti delle vittime piangono i propri cari deceduti nella strage di Cutro
C'è lo storico avvocato dei collaboratori di giustizia Luigi Ligotti, che ha difeso Tommaso Buscetta ma anche Gaspare Mutolo, ma anche il legale crotonese che ha ottenuto diverse vittorie alla Corte europea dei diritti dell'uomo, Francesco Verri, e ancora l'avvocato Mitja Gialuz, professore ordinario di Diritto processuale penale nell'Università di Genova. E Vincenzo Cardone, noto legale di Crotone. Si tratta del team di legali, come apprende l'Adnkronos, che rappresenterà alcune delle famiglie che hanno perso i proprio cari nel naufragio di Steccato di Cutro di domenica scorsa. Già da domani saranno al lavoro per occuparsi dell'incidente probatorio che si terrà nei prossimi giorni, per cristallizzare quanto avvenuto prima del naufragio di domenica.
Strage di Cutro, parlano i legali dei parenti delle vittime
«Siamo stati incaricati da diversi familiari delle vittime del naufragio avvenuto nelle acque di Steccato di Cutro di rappresentarli nei due procedimenti penali iscritti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone», dicono gli avvocati Luigi Ligotti, Mitja Gialuz, Vincenzo Cardone e Francesco Verri. «Il primo procedimento ha già condotto all'arresto di alcuni presunti scafisti che rispondono dei reati di disastro colposo e omicidio colposo plurimo quale conseguenza della violazione dolosa delle leggi sull'immigrazione - dicono -Il secondo procedimento mira a raccogliere gli elementi per valutare se ci sono responsabilità per il mancato soccorso in mare. In entrambi i procedimenti forniremo il nostro attivo contributo - anche per mezzo di ricerche e investigazioni difensive - per accertare i fatti e perseguirli se risulteranno provati. Siamo a nostra volta molto disponibili, come certamente lo è la Procura della Repubblica, a ricevere segnalazioni e indicazioni da parte di chiunque ne sia in possesso».
«Abbiamo fiducia, a ragion veduta, nelle attività della Procura della Repubblica di Crotone che potrà contare in ogni momento sul nostro ausilio secondo ciò che prevedono regole e procedure. Lavoreremo insieme alacremente e in modo del tutto gratuito: è il nostro modo di sostenere anche moralmente le centinaia di persone che hanno perso i loro familiari. Collaboreremo, inoltre, con i difensori delle altre persone offese, degli enti e degli organismi esponenziali che decideranno di assumere un ruolo attivo nei procedimenti».