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«Non ho mai conosciuto questa persona e non le ho mai parlato». Silvio Berlusconi risponde così a chi gli chiede un commento sulla scomparsa di Imane Fadil, 34enne modella marocchina, testimone chiave del processo Ruby. «Spiace sempre che muoia qualcuno di giovane», aggiunge il leader di Forza Italia. «Quello che ho letto delle sue dichiarazioni mi ha sempre fatto pensare che possano essere tutte cose inventate e assurde», chiosa Berlusconi. Chi però ricorda benissimo la ragazza è Emilio Fede, spesso presente alle cene organizzate ad Arcore. «La conoscevo, le volevo bene. Era una brava ragazza con dei problemi economici, la sua famiglia era povera», racconta al Fatto quotidiano l'ex direttore del Tg4. «Un paio di volte le ho pagato il taxi da piazzale Loreto a casa, mi auguro con tutto il cuore che si chiarisca la vicenda». Su quanto riferito dalla modella in merito alle famose «cene eleganti», Emilio Fede taglia corto: «Ma le pare possibile quello che ha raccontato? Recentemente ha pure detto che alle cene si faceva magia nera, ma lasciamo perdere». Quanto all’ipotesi di avvelenamento, secondo il giornalista«se fosse vero sarebbe un orrore, un fatto enorme. Francamente, le dico, non ci credo. Non penso che fosse depositaria di tali segreti da spingere qualcuno a ucciderla. Chi ha frequentato di più Arcore è un signore ancora vivo che si chiama Emilio Fede. Io sono stato allontanato da Mediaset in quattro e quattro otto, senza neppure la liquidazione. Se avessero avuto problemi il testimone potevo essere io. E lo sono...», conclude.