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Per il terzo anno consecutivo il Consiglio Nazionale Forense, la Fondazione dell'Avvocatura Italiana e il Dubbio saranno ospiti della XXXV edizione del Salone internazionale del Libro di Torino dal titolo “attraverso lo specchio”, l’ultima diretta da Nicola Lagioia che il prossimo anno passerà il timone ad Annalena Benini. Diciamo subito dove potete trovarci: stand T138, padiglione Oval, quello principale. Da giovedì 18 maggio a domenica 21 maggio saremo lì per accogliere chi vorrà avvicinarsi al nostro modo unico di raccontare la giustizia, il carcere, il mondo dell’avvocatura in evoluzione.
Per il neo eletto presidente del Cnf, avvocato Francesco Greco, questi eventi rappresentano «un'opportunità importante di condivisione di idee e opinioni sui diritti con il pubblico del Salone del Libro e contribuire, così, al dibattito sulla giustizia. Il Consiglio nazionale forense ha sempre sostenuto l'importanza della cultura per la formazione di una società consapevole e democratica. Siamo convinti che la partecipazione alla manifestazione di Torino sia una grande occasione per promuovere questi valori e per diffondere la conoscenza dell’avvocatura e del suo ruolo sociale di garante del rispetto dei diritti umani fondamentali». Molti i dibattiti aperti gratuitamente al pubblico che abbiamo organizzato. Tante le tematiche affrontate: dal carcere al diritto di difesa, dagli errori giudiziari ai pericoli del trojan, dalla fuga dall’avvocatura all’avvocato robot. E non solo.
Si parte giovedì mattina con un dialogo con Sabino Cassese, già giudice della Corte Costituzionale. Con lui discuteremo delle riforme istituzionali che vorrebbe portare a termine la premier Meloni ma anche di quelle della giustizia, annunciate da Nordio ma ancora non formalizzate. Avremo poi come per gli altri anni ospite l’ex magistrato antimafia Gian Carlo Caselli con cui parleremo di 41 bis. A seguire una intervista a Marco Sorbara, ex Consigliere regionale della Valle d'Aosta, privato della libertà per 909 giorni perché ingiustamente accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Sorbara sarà anche per chi verrà a trovarci in qualsiasi giorno una guida all’interno di una cella di una prigione riprodotta nel nostro stand: uno spazio di quattro metri per due. Un letto in ferro, un water, un lavandino.
Intorno buio e silenzio, interrotto soltanto dalle grida e dal rumore di porte e cancelli che si aprono e chiudono separando il mondo di dentro da quello di fuori. Ecco l’esperienza emotiva e sensoriale che tutti i visitatori del Salone del Libro di Torino potranno vivere. La giornata terminerà con una intervista a Giuseppe Gulotta, che ci racconterà la sua incredibile esperienza vissuta 22 anni in carcere da innocente. I dibattiti del venerdì mattina si aprono con un confronto tra l’ex presidente dell’Anm Eugenio Albamonte, l’ex presidente dell’Unione delle Camere Penali, Valerio Spigarelli e il perito informatico forense Paolo Dal Checco sul tema dell’invasività dei trojan. Con l’ex magistrato Armando Spataro parleremo poi di immigrazione e insicurezza. Sarà poi la volta di un dibattito con l’avvocato francese Olivia Ronen, difensore del terrorista del Bataclan Salah Abdeslam (il processo sugli attentati del 2015 è stato recentemente narrato da Emmanuel Carrére nel libro V13 pubblicato da Adelphi), e Aurora Matteucci, presidente della Camera penale di Livorno. Si cercherà di rispondere alla domanda: perché tutti, anche il più efferato criminale, ha diritto alla difesa e ad un giusto processo? E cercheremo di far emergere anche le differenze tra Francia e Italia sul fenomeno del processo mediatico.
Nello stesso ambito ascolteremo quanto accaduto all’avvocato Enrico Visciano, finito sotto processo per la sola colpa di non esserci dissociato dalle dichiarazioni di una sua cliente. Il 19 si conclude con un dialogo tra dialogo tra Maria Masi, prima presidente donna del Cnf, e Francesca Sorbi, vicepresidente Fai dal titolo: “Il mio viaggio con la toga addosso”. La giornata di sabato si aprirà con un dibattito dal titolo “Fuga dall’avvocatura” a cui prenderanno parte l’avvocato Claudio Strata (Segretario del Coa di Torino) e l’avvocato Daniela Giraudo (Consigliera Cnf). A seguire l’attesissimo incontro “Ho contestato Putin, ora mi vuole morta” con le giornaliste dissidenti Marina Ovsyannikova, che ci parteciperà la difficile fuga dalla Russia, e Zhanna Agalakova. Il pomeriggio si aprirà con la presentazione del libro di Anna Vasquez “Malacriata” (Bertoni editore), vincitore del concorso 2022 “Letteratura per la Giustizia” Cnf-Fai-Il Dubbio.
Il testo narra un clamoroso errore giudiziario che vide accusato ingiustamente un avvocato, ex deputato socialista, e la moglie quali mandanti dell’uccisione del nipote, arso vivo nella culla. Successivamente il dibattito “Giudice robot: intelligenza artificiale e giustizia” tra gli avvocati Giuseppe Vitrani, Marco Ciurcina, Marco Bona, Germana Bertoli e Michela Cristiano. Concluderemo la giornata con una intervista all’onorevole Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità a cui domanderemo se davvero la maternità surrogata potrà considerarsi un reato universale. L’ultimo giorno, ossia domenica 21 maggio, ospiterà una intervista al sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro delle Vedove. “È davvero l’ora delle riforme della giustizia?”. Infine ci sarà un confronto sul tema del carcere con l’ex senatore e Fondatore di A buon diritto Luigi Manconi e Giuseppe Santalucia, presidente dell’Anm. Infine la nostra esperienza del Salone 2023 si chiuderà alle 14 con la Premiazione della terza edizione del concorso “Letteratura per la Giustizia” Cnf-Fai-Il Dubbio.
Come ha detto la vice presidente della Fai, avvocato Francesca Sorbi, «la Fondazione dell'Avvocatura Italiana ha come obiettivo la diffusione della cultura e dei valori dell'avvocatura, promuovendo iniziative significative come la partecipazione al Salone del Libro di Torino. Per la terza volta, la Fai sarà presente al Lingotto insieme al quotidiano II Dubbio per una serie di incontri con i più autorevoli esponenti della giustizia. Il successo delle edizioni precedenti è stato sorprendente, dimostrando il crescente interesse delle persone verso il mondo dei diritti ove veicolati con modalità non tradizionali. Valori che sono anche al centro di romanzi, racconti e poesie pervenuti per il concorso letterario lanciato dalla Fai e dal Dubbio, e che proprio al Salone del Libro saranno premiati».
Soddisfatto il direttore del Dubbio, Davide Varì. «Il Salone - ha spiegato - è una grande occasione per veicolare i valori dell’avvocatura che da sempre è profondamente ancorata al mondo dei diritti e del diritto. Quest’anno parleremo con ospiti autorevolissimi: magistrati, avvocati, politici, rappresentanti del governo, con un unico obiettivo: orientare il dibattito pubblico verso i temi della giustizia».
«Parleremo dell’amministrazione della giustizia, certo, - continua Varì - ma parleremo anche con chi in questi hanno ha subito la degenerazioni del sistema giudiziario. E poi inviteremo i nostri ospiti, magistrati compresi, a provare l’esperienza del carcere. Perché come ricordava il costituente e storico presidente del Cnf, Piero Calamandrei: «Bisogna vedere, bisogna starci, per rendersene conto. Ho conosciuto a Firenze un magistrato di eccezionale valore ucciso dai fascisti il quale aveva chiesto ai suoi superiore di andare sotto falso nome per qualche mese in un reclusorio confuso coi carcerati. Perché solo in questo modo egli si rendeva conto quale fosse la condizione materiale e psicologica dei reclusi, e avrebbe potuto poi, dopo quell’esperienza, adempiere con la sua coscienza a quella sua funzione di giudice di sorveglianza».
Soddisfatto anche l’amministratore del Dubbio, Roberto Sensi: «Una grande esperienza, una iniziativa che pone il nostro giornale - unico caso di editore puro - al livello delle grandi testate perché i giornali del nuovo millennio sono sempre meno ancorati alla notizia di giornata e sempre più chiamati a svolgere un ruolo di analisi e appronfodimento. Qualità che il Salone di Torino rappresenta in pieno».
Tutti i dibattiti saranno trasmessi in diretta sul nostro canale Facebook e saranno registrati per permettere a chi non potrà seguirli di rivederli in futuro. La squadra del Dubbio sarà composta dal direttore Davide Varì, dai giornalisti Gennaro Grimolizzi, Francesca Spasiano e Valentina Stella e la preziosa segretaria di redazione Carola Petrelli.