La procura di Roma ha iscritto sul registro degli indagati Rosanna Natoli, consigliere Csm in quota FdI ed ex componente della sezione disciplinare. Il fascicolo è stato aperto dopo una registrazione di un suo incontro con la giudice Maria Fascetto Sivillo per parlare di un procedimento disciplinare del quale Natoli era stata giudice. I pm romani hanno emesso un invito a comparire, in qualità di persona indagata per rivelazione di segreti d'ufficio e abuso d’ufficio, reato quest’ultimo che radicherebbe la competenza nella Capitale. Nonostante l’abolizione votata recentemente in via definitiva, infatti, il ddl Nordio non è stato ancora promulgato, motivo per cui il reato fa ancora parte del codice penale.

Natoli, fedelissima del presidente del Senato Ignazio La Russa, nei scorsi giorni ha meditato la scelta di querelare tutti, dopo la rivelazione fatta dall’avvocato di Fascetto Sivillo, Carlo Taormina, che ha consegnato la registrazione incriminata alla sezione disciplinare. Una vicenda che ha destato parecchia irritazione nel Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che una volta rientrato dal viaggio istituzionale in quel momento in corso in Brasile ha incontrato il vicepresidente del Csm Fabio Pinelli sottolineando la necessità di un passo indietro di Natoli. Dal canto suo, La Russa si è smarcato, sostenendo di non aver nessun consiglio da dare a Natoli. Che nel frattempo ha disertato le sedute di plenum e di commissione, meditando sul da farsi.

Secondo i rumors di Palazzo Bachelet, la laica di FdI sarebbe pronta a dimettersi. Un’opzione resa sempre più probabile dall’iscrizione sul registro degli indagati, che potrebbe spingere il plenum a sospenderla dalle funzioni, qualora non arrivasse un suo passo indietro. In caso di sospensione, la laica non potrebbe essere sostituita. Una grana non da poco per il centrodestra, che così si troverebbe con un voto in meno in plenum. Sull’interpretazione del regolamento il Consiglio è spaccato: da un lato c’è chi si richiama al nuovo testo dell’articolo 335 del codice di procedura penale, in base al quale la sola iscrizione non può avere conseguenza amministrative. Dall’altro chi non punta all’effetto automatico ex lege dell’iscrizione, ma sul presupposto dell’esercizio di un potere cautelare previsto dalla legge istitutiva del Csm. In caso di dimissioni, invece, il Parlamento dovrà sostituirla. Ed è per questo che, molto probabilmente, anche alla luce dell’apertura di un fascicolo, il centrodestra potrebbe fare pressioni per convincere Natoli ad accelerare il passo.