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Una grande mobilitazione di donne e uomini liberi per salvare Radio Radicale.
La petizione online, lanciata sulla piattaforma Change ha già superato le 60mila adesioni. Diventa sempre più vicino, quindi, l’obiettivo delle 75mila firme da presentare all’attenzione del presidente del consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, dei presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati e, infine, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La petizione è stata lanciata da uomini di cultura e di spettacolo come Rocco Papaleo, Alessandro Haber, Luca Barbarossa, Jimmy Ghione e Alessandro Gassman.
Nel frattempo, oltre a Maurizio Bolognetti che ieri era arrivato al 42esimo giorno di sciopero della fame, altri membri della presidenza del Partito Radicale si aggiungono alla sua iniziativa nonviolenta nella speranza che il Governo intervenga in tempo utile per consentire al servizio pubblico svolto da 43 anni da Radio Radicale di poter proseguire. Si tratta di Rita Bernardini, Maria Antonietta Farina Coscioni, Irene Testa, tutte e tre facenti parte della Presidenza del Partito Radicale, e di Paola di Folco, militante delle lotte nonviolente radicali da tantissimi anni. «Per il momento - hanno dichiarato le quattro esponenti del Partito Radicale constatiamo che 42 giorni di sciopero della fame di Maurizio Bolognetti “per la vita di Radicale Radicale e il diritto umano alla conoscenza” non sono bastati ai rappresentanti del Governo per corrispondere in qualche modo a questa rigorosa ed esemplare richiesta di dialogo, neanche nella forma dell'incontro con il direttore Falconio e dell'amministratore Chiarelli.