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La Corte Costituzionale
Questa mattina, al Palazzo del Quirinale, si è svolta la cerimonia di giuramento dei quattro nuovi giudici della Corte costituzionale, eletti dal Parlamento in seduta comune lo scorso 13 febbraio. Massimo Luciani, Maria Alessandra Sandulli, Roberto Cassinelli e Francesco Saverio Marini hanno pronunciato la formula di rito dinanzi al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, assumendo ufficialmente le loro funzioni.
Dopo 466 giorni, ovvero dall’11 novembre 2022, data in cui terminò il mandato della giudice Silvana Sciarra, la Consulta ritrova finalmente il suo plenum, tornando così alla piena operatività.
Alla cerimonia presenti le più alte cariche dello Stato
Alla cerimonia hanno preso parte le più alte autorità istituzionali del Paese. Tra i presenti, i presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il Presidente della Corte costituzionale, Giovanni Amoroso. Presenti anche il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, la Prima Presidente della Cassazione, Margherita Cassano, il Procuratore Generale Luigi Salvato, e il Vicepresidente del CSM, Fabio Pinelli.
Hanno inoltre assistito alla cerimonia il Presidente del Consiglio Nazionale Forense, Francesco Greco, il Presidente del CNEL, Renato Brunetta, e il Presidente della Corte dei Conti, Guido Carlino.
Chi sono i nuovi giudici della Consulta
I quattro neoeletti giudici costituzionali provengono dal mondo accademico e dalle professioni giuridiche:
- Massimo Luciani – Professore emerito di diritto pubblico all’Università La Sapienza di Roma.
- Maria Alessandra Sandulli – Professoressa ordinaria di diritto amministrativo all’Università Roma Tre.
- Roberto Cassinelli – Avvocato cassazionista con una lunga carriera nel diritto.
- Francesco Saverio Marini – Professore ordinario di diritto pubblico all’Università Tor Vergata e consigliere giuridico a Palazzo Chigi.
Con il loro giuramento, la Corte costituzionale torna al completo, garantendo il regolare funzionamento dell’organo supremo di garanzia della Costituzione italiana.