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La Procura di Terni avvierà nei prossimi giorni la sperimentazione di un “modulo operativo” per la gestione della comunicazione a seguito dell’entrata in vigore della legge numero 188 del 2021 sulla presunzione d’innocenza delle persone indagate.
L’iniziativa, una fra le prime nel suo genere, è stata fortemente voluta dal procuratore di Terni Alberto Liguori che ha così voluto dare una risposta alle criticità sollevate dall’Associazione stampa umbra.
Il procuratore di Terni, in particolare, ha proposto di istituire un referente interno all’ufficio rappresentato da un ufficiale di polizia giudiziaria in forza alla locale sezione di pg.
Tale referente avrà il compito di segnalare al procuratore le notizie di reato provenienti dal “turno esterno”, veicolate dalle varie forze di polizia sul territorio, per poi inoltrarle agli organi d'informazione.
Verrà anche predisposto un format in cui indicare tutte le informazioni d’interesse per esercitare al meglio il diritto di cronaca. Ad esempio, il contesto in cui è accaduto il fatto, il movente del delitto, gli eventuali legami tra i protagonisti.
L’iniziativa è stata molto apprezzata dal presidente dell'Ordine degli giornalisti umbro Mino Lorusso L’obiettivo ultimo, comunque, sarà quello di creare un ufficio stampa, presso la Procura generale o presso i due uffici requirenti umbri, con personale specializzato in grado di mediare tra la riservatezza delle indagini, il diritto di cronaca, il principio della presunzione d’innocenza.
«Bisogna consentire di essere “sul pezzo” alla stampa», ha ricordato Liguori. «L'iniziativa del procuratore Liguori è la dimostrazione che il senso di responsabilità e la buona volontà dei singoli prevalgono rispetto alla logica di una norma la cui applicazione “rigida” rischia di penalizzare i diritti collettivi, senza riuscire a tutelare adeguatamente quelli individuali», ha aggiunto Lorusso.