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«C'è una oggettiva carenza di magistrati, questo incide in modo significativo sulla risposta di giustizia al Paese. Non è l'unico tema da affrontare, ma è certamente un problema molto significativo. Per molti anni ci sono stati pochi bandi per il reclutamento di nuovi magistrati, è stata abbassata l'età pensionabile, e oggi ci troviamo a una carenza diffusa su tutto il territorio nazionale. Dobbiamo innanzitutto pensare di pubblicare nuovi bandi, e questo si sta facendo, ma soprattutto di accorciare i tempi del reclutamento, oggi sono intorno ai 4 anni, che è un tempo francamente eccessivo». Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Fabio Pinelli, intervenendo sabato a Stresa al Forum della Fondazione Iniziativa Europa.
«I tempi lunghi dovuti anche al fatto che il reclutamento dei magistrati richiede il mantenimento di una qualità professionale molto alta. Una parte del tempo impiegato riguarda l'attenzione sulla selezione delle competenze, che è imprescindibile - ha spiegato - Ma dobbiamo pensare tutti insieme, coinvolgendo magistrati e avvocati, se esistano modalità più moderne di reclutamento. Questa può essere anche l'occasione per un dialogo tra magistratura e politica, di cui Csm si deve fare portatore, per ragionare insieme. Abbiamo pensato con il ministro di aprire un forum dedicato a questo specifico tema, sentendo come la magistratura voglia affrontare questo tema».
«La modalità di reclutamento è uguale a 40 anni fa, il ministero sta facendo esperimenti, si tratta di pensare se esistono forme anche tecnologicamente più moderne che accorcino i tempi ma che abbiano come prerequisito il mantenimento della selezione sotto il profilo della qualità professionale», ha concluso Pinelli.