La maratona oratoria avviata dall’Unione delle Camere penali italiane giunge finalmente anche a Roma. Giovedì, dalle ore 18.00 alle ore 24.00, in via del Pigneto, fronte civico 24, i penalisti romani saranno presenti per ribadire «l’urgenza improcrastinabile di un intervento del governo per interrompere la tragedia dei suicidi nelle nostre carceri».

La scelta del luogo risponde all’esigenza di «sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema che ci è caro e che merita di essere adeguatamente affrontato e risolto». Per l’occasione, verrà montata in piazza una cella a grandezza naturale per consentire - a chi vorrà - di provare sulla propria pelle l’esperienza claustrofobica del vivere in uno spazio asfittico e disadorno.

«Saremo tra la gente e con la gente per denunciare l’intollerabile fenomeno dei suicidi in carcere e le inaccettabili condizioni dei detenuti - si legge in una nota diffusa dalla Camera penale -. Sarà un momento di parola e di condivisione, per raccogliere attorno alla comunità dei reclusi la sensibilità delle persone comuni. Apriremo le porte del carcere, un luogo spesso dimenticato all’interno del quale troppe vite vengono umiliate, consumate, vilipese, spente, senza alcun concreto approdo ad una speranza di riabilitazione».

Chi vorrà parlare avrà libertà comunicando a maratonaoratoriacpr@gmail.com l’orario preferito, così da poter predisporre una scaletta degli interventi. Questa iniziativa è stata realizzata ed è stata resa possibile grazie alla sensibilità del presidente del Consiglio nazionale forense, Francesco Greco, «che ha gentilmente concesso l'utilizzo del simulacro di cella e dal prezioso contributo del quotidiano Il Dubbio, del Comune di Roma che ha concesso lo spazio pubblico utile alla manifestazione, da Radio Radicale che seguirà gli interventi e soprattutto dall'impegno dei soci e dei componenti del Consiglio direttivo».