Gabriel Natale Hjorth resta ai domiciliari. Il Tribunale del Riesame ha infatti rigettato l’appello della Procura Generale contro la concessione da parte della Corte di Appello di Roma per la misura più attenuata per il ragazzo statunitense condannato a 11 anni per l’omicidio di Cerciello Rega. Gabriel sta scontando i domiciliari a casa dei nonni con braccialetto elettronico, divieto di comunicazione e di espatrio, con ritiro del passaporto. Per il riesame innanzitutto bisogna rilevare che il ragazzo “non abbia voluto la morte della vittima”. Inoltre la responsabilità penale dell’odierno appellato è stata sensibilmente ridimensionata, posto che da una condanna a 22 anni di reclusione è stata diminuita alla pena di anni 11; che ha scontato cinque anni, che è provato che l’imputato non solo ha tenuto in carcere un contegno corretto ma ha anche partecipato attivamente all’opera di rieducazione, intraprendendo studi universitari e attività lavorativa. In più i domiciliari a Fregene, grazie anche agli strumenti di controllo a distanza, scongiurano ogni tipo di reiterazione del reato. Scongiurato per gli stessi motivi pure il pericolo di fuga.