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Il 22 dicembre alle 18, Bibbiano sarà al centro di un evento che promette di suscitare grande partecipazione e riflessione. Al cinema-teatro Metropolis, l’avvocato Luca Bauccio presenterà il suo libro Il Lupo di Bibbiano, che racconta la sua esperienza come difensore di Claudio Foti, psicoterapeuta assolto in tutti i gradi di giudizio dopo essere stato coinvolto in “Angeli e Demoni”, lo scandalo sui presunti affidi illeciti in Val d’Enza. Il libro, ormai tra i più venduti su Amazon, arriva proprio nel cuore del presunto scandalo, a Bibbiano, il Comune che ha visto sorgere una delle polemiche più clamorose degli ultimi anni, ritrovandosi stritolato dalla gogna.
Durante la serata, Bauccio sarà affiancato dal sociologo ed esperto di welfare Gino Mazzoli e da Francesco Ingrosso, che curerà la parte narrativa, dando vita a un incontro che, come lo definisce lo stesso avvocato, si trasformerà in una sorta di rappresentazione teatrale. «A oltre 5 anni dalla più feroce gogna mediatica e politica scatenata ai danni di una intera comunità, parleremo di cosa è successo e di chi è la mano che ha ucciso la verità e la reputazione di innocenti – ha affermato Bauccio -. Questo libro racconta della caduta di un mito negativo, di un mito demonizzante costruito grazie ad una combinazione micidiale fra politica e mondo dell'informazione. Che ha trasformato il mondo della solidarietà, il mondo dell'aiuto verso gli altri, il mondo della cura delle ferite, la cura del disagio, la cura anche del dolore e dell'infelicità in una marchingegno cervellotico che serviva per distruggere la vita dei bambini, distruggere le relazioni familiari, creare falsi colpevoli. Una impostura che è una miscela di luoghi comuni, di artifici retorici, di speculazione, di calcoli molto sordidi, cinici fatti alle spalle di persone in buona fede che da 5 anni pagano un prezzo altissimo a causa di questa impostura. Il lupo di Bibbiano segna la fine, segna uno spartiacqua provvisorio tra la menzogna, la verità, fra la realtà e la fantasia. L’assoluzione di Foti ha rappresentato la fine di questa impostura e la caduta di miti negativi costruiti ad arte ma che non meritavano di vivere ancora a lungo. La vittoria in questo processo è una vittoria della scienza. Noi abbiamo potuto ribaltare una sentenza di condanna a quattro anni grazie allo studio, grazie alla scienza, grazie alla conoscenza. Quando si fa a meno della conoscenza, della scienza, lì ci sono ingiustizie, lì ci sono untori, lì ci sono miti negativi».
L’evento non ha l’intenzione di attaccare la magistratura, ma vuole essere un momento di riflessione su come la presunzione di innocenza sia stata calpestata e come il valore del rispetto per ogni individuo, anche quando accusato ingiustamente, debba essere riaffermato. Lo scopo, dunque, è quello di «smascherare gli impostori della politica e dei social, portando finalmente la verità in scena».
L’incontro, patrocinato dal Comune di Bibbiano e organizzato da Pro Loco, Auser e Anpi, si terrà in un’atmosfera di forte partecipazione collettiva. L’ingresso è libero, ma la prenotazione è obbligatoria per poter garantire un posto a tutti i partecipanti.