“Mi sono trincerato nel silenzio, non ho risposto alle domande rivolte dai giornalisti, ma l'ho fatto semplicemente perché è giusto che si sappia che in Italia non è consentito fare diversamente, perché il decreto 106 del 2006 vieta al procuratore della Repubblica di fare dichiarazioni se non in occasioni particolari. Si possono utilizzare solo il comunicato stampa o la conferenza stampa”. Inizio con polemica per il procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio durante la conferenza stampa sull’affondamento del veliero Bayesian.

Il riferimento è all’articolo 5 del decreto 106 del 2006, il quale prescrive la “impersonalità” della comunicazione giudiziaria, nel senso che “ogni informazione inerente alle attività della procura della Repubblica deve essere fornita attribuendola in modo impersonale all’ufficio ed escludendo ogni riferimento ai magistrati assegnatari del procedimento”. E alle successive modifiche introdotte nel 2021 con la legge Cartabia che recepisce la direttiva europea sulla presunzione di innocenza.

“Personalmente ho criticato questa legge in più di un dibattito pubblico - attacca il procuratore - perché a mio avviso questa legge crea ostacoli notevoli all'attività della libera informazione, ma credo che tutti i cittadini sono tenuti a rispettare le leggi anche quando non piacciono. Più ancora quando riguarda i magistrati che devono rispettare le leggi”. 

L'ultimo disperso del naufragio è stato recuperato ieri dagli speleo-sub dei vigili del fuoco. Si tratta di Hannah Lynch, figlia diciottenne di Mike Lynch, il suo corpo è stato portato a terra, a Porticello. Definitivo dunque il drammatico bilancio del naufragio del Bayesian, avvenuto all'alba di lunedì, a mezzo miglio dalla costa: 7 morti e 15 sopravvissuti e tra questi 9 membri dell'equipaggio su 10 e sei passeggeri su 12.

La procura ha aperto un fascicolo per naufragio e omicidio plurimo colposi. al momento contro ignoti. L'ufficio guidato dal procuratore Ambrogio Cartosio ha interrogato i 15 superstiti, a partire dal comandante James Cutfield, acquisito elementi sulla presunta catena di errori che avrebbe causato l'affondamento e, in vista delle autopsie, si appresta a firmare i primi avvisi di garanzia.

“Per la conclusione delle indagini sarà fondamentale il recupero del relitto ai fini dell'accertamento delle responsabilità. Ma il passaggio del fascicolo dal registro ignoti a noti non dipende solo dal recupero del veliero, ma da tutta una serie di accertamenti e valutazioni che vanno fatte: potrebbe succedere che iscriviamo qualcuno nel registro degli indagati anche molto prima del recupero del veliero”, ha detto Cartosio durante la conferenza stampa.

“Ma siamo solo in una fase iniziale delle indagini”, ha aggiunto.  “Non escludiamo che ci siano sviluppi che potrebbero essere di qualunque tipo. Non escludiamo nulla”. “Ci sentiamo vicini alle famiglie che hanno subìto questo lutto. E ancora più doloroso sarebbe se lo sviluppo delle indagini dimostrasse che questa tragedia, questo lutto terribile è stata causato da comportamenti non perfettamente in ordine con responsabilità che ciascuno deve avere nella gestione della navigazione”.