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©MAURO SCROBOGNA/LAPRESSE 07-05-2002 ROMA POLITICA NELLA FOTO IL PROCURATORE CAPO DI NAPOLI AGOSTINO CORDOVA
È morto ieri sera a Reggio Calabria a 88 anni Agostino Cordova, che fu procuratore della Repubblica di Palmi e Napoli. Entrato in magistratura nel 1963, è stato pretore a Reggio Calabria, prima al penale e poi al civile, fino al 1970, per poi passare al Tribunale, dove è stato componente il collegio per cinque anni.
Quindi il passaggio all’Ufficio istruzione, dove è rimasto fino al 1980. In quel periodo, ha istruito importanti processi contro le cosche della ‘ndrangheta tra cui quello contro il gruppo cosiddetto ”dei 60” capeggiato da Paolo De Stefano, ucciso in un agguato a Reggio Calabria nell’ottobre del 1985. Il processo si concluse con la condanna di buona parte degli imputati.
Lasciato l’ufficio istruzione dal 1980 al 1987 Cordova ha presieduto la sezione penale del Tribunale di Reggio Calabria. Nel dicembre del 1987 ottiene la nomina a capo della Procura della Repubblica di Palmi. In quel periodo fece scalpore una sua inchiesta su presunti intrecci tra mafia, politica e massoneria. L’inchiesta portò al sequestro di tutti gli elenchi dei massoni del Goi (Grande Oriente d’Italia), ma fu poi archiavata dal Tribunale di Roma.
Cordova fu condannato nel 2021, dalla seconda sezione civile del tribunale di Reggio Calabria, a rifondere le spese legali nella causa per diffamazione intentata contro il Grande Oriente d’Italia e una giornalista del Dubbio, Simona Musco. Cordova chiedeva un risarcimento danni in relazione alla pubblicazione del 13 aprile 2017 sul Dubbio di un articolo dal titolo “Dopo 25 anni crolla il teorema Cordova” che, secondo il magistrato, “sarebbe stato gravemente diffamatorio”.
Alla scadenza del mandato a Palmi tentò la corsa per la Direzione nazionale antimafia ma senza successo e successivamente, a partire dal luglio del 1993, fu nominato procuratore capo a Napoli dove conclude la carriera.
«Profondo cordoglio» per la scomparsa dell’ex procuratore Agostino Cordova viene espresso da Fulvio Martusciello, coordinatore regionale di Forza Italia in Campania. Martusciello ricorda le «elevate doti umane e professionali dell'ex magistrato. Con Cordova scompare un uomo di grandissimo equilibrio e umanità - afferma - un professionista serio, integerrimo, con un senso del dovere fuori dal comune testimoniato dal suo profondo impegno nella lotta alla criminalità organizzata. La sua morte - conclude il numero uno degli azzurri campani - ci lascia un vuoto enorme».