Il Procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti, Alfredo Mantovano, si sono confrontati sull'uso dei voli di Stato per la tratta Roma-Palermo, utilizzati in precedenza dal magistrato. Il Tg1 ha ricostruito la vicenda presentando anche i documenti relativi al ricorso del magistrato al Consiglio di Stato.

La questione è nata dal diniego espresso da Mantovano nel gennaio 2023. Nel documento ufficiale si legge: «In merito alla richiesta di voli di Stato del Procuratore della Repubblica di Roma dott. Francesco Lo Voi, si delibera, allo stato degli atti, di non autorizzare i voli di Stato in oggetto».

Lo Voi ha ribadito la necessità dell'autorizzazione rivolgendosi all'ufficio voli di Stato e motivando la richiesta con il fatto che «l'uso del volo di Stato consente uno spostamento molto più rapido rispetto a quello dei voli di linea, evita la presenza dello scrivente in ambienti e situazioni di facile riconoscibilità personale (aerei e aeroporti) ed evita altresì l'impiego di personale di scorta».

La replica di Mantovano è stata immediata: «La maggiore rapidità del volo di Stato non è un argomento in sé decisivo se non per indifferibili esigenze di servizio». Riguardo alla questione della scorta, il sottosegretario ha aggiunto che «lo scrivente cerca di incaricare il Servizio Voli di una comparazione economica tra il costo complessivo del volo di Stato senza scorta e quello del volo commerciale con scorta».

L'8 marzo è stata completata l'analisi dei costi. Secondo i dati raccolti presso lo Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare e altre fonti pubbliche, «il costo per la finanza pubblica di un volo di Stato di andata e ritorno nella tratta Roma-Palermo è di almeno 13mila euro (a seconda del velivolo utilizzato), mentre il biglietto di andata e ritorno nella stessa tratta su un volo di linea varia dai 400 ai 700 euro per passeggero, il che rende il volo di Stato sempre e notevolmente più costoso della soluzione commerciale per la finanza pubblica». Alla luce di questi dati, è stata confermata la decisione di non autorizzare l'utilizzo dei voli di Stato per Lo Voi.

Il magistrato ha quindi presentato ricorso al Presidente della Repubblica e attualmente un ulteriore ricorso è ancora in esame presso il Consiglio di Stato.