Gli atti relativi all'indagine sulla diffusione di informazioni riservate e sugli accessi non autorizzati ai sistemi informatici delle forze dell'ordine e della banca dati della Direzione Nazionale Antimafia saranno trasferiti dalla Procura di Perugia a quella di Roma la prossima settimana. Lo apprende l'Adnkronos da fonti vicine all'inchiesta.

Tra gli indagati figurano l'ex sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia, Antonio Laudati, e il finanziere Pasquale Striano. Il Tribunale del Riesame di Perugia, sciogliendo la riserva, ha depositato nei giorni scorsi un'ordinanza che dispone il trasferimento dell'inchiesta per competenza alla capitale e ha respinto la richiesta di arresti domiciliari per i due indagati.

La Procura di Perugia, guidata da Raffaele Cantone, non dovrebbe presentare ricorso in Cassazione contro la decisione sulle misure cautelari. Tuttavia, il provvedimento del Riesame viene accolto positivamente dagli inquirenti perugini, in quanto, pur escludendo la necessità immediata delle misure cautelari, ha comunque riconosciuto gli indizi di colpevolezza e respinto la tesi difensiva della retrodatazione dei fatti contestati.