“Stiamo facendo una riflessione anche su come gestire l'ipotesi di dimissioni, da questo punto di vista la settimana prossima sarà probabilmente abbastanza cruciale”. Lo afferma a La Presse Stefano Savi, legale del governatore ligure Giovanni Toti, sospeso e agli arresti domiciliari dallo scorso 7 di maggio nell'ambito dell'inchiesta sulla corruzione in Liguria.

È nell'aria e potrebbe arrivare già nei prossimi giorni la richiesta della procura di giudizio immediato che, per legge, deve avvenire a misura cautelare in atto. Da quanto emerge una volta sciolto il nodo dimissioni - che farebbero venire meno uno degli impianti su cui si basano le misure cautelari, quello del ruolo amministrativo pubblico - potrebbero arrivare dalla difesa nuove istanze di revoca su entrambe le ordinanze del Gip. Da quanto emerge se ci saranno dimissioni saranno prima di eventuali nuove richieste.

“Nel merito la magistratura è indipendente e sovrana. Allo stesso tempo deve esserlo la politica e l'amministrazione, se una persona è stata eletta dal popolo può essere rimossa dalla carica solo dal popolo e non da un'indagine giudiziaria. Primo perché esiste la presunzione di innocenza e poi per la ragione pratica che molte volte le indagini si sono rivelate completamente infondate e le persone sono state assolte ma nel frattempo hanno avuto la vita, la carica politica, le finanze e la famiglia rovinate”, afferma il ministro della Giustizia Carlo Nordio.

“Sono vicende parallele -continua - La giustizia deve andare avanti per conto suo, in modo indipendente e sovrano, chi è stato eletto dal popolo deve restare lì fino a quando ci sarà, se ci sarà, una sentenza di condanna definitiva”. Nordio ha ribadito che in generale “la giustizia deve fare il suo corso e la persona legittimata dal voto popolare deve restare dove è salvo se, per ragioni personali, di serenità, preferisca fare un passo indietro perché non se la sente di reggere questa tensione”. 

Per il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani “toccherà a Giovanni Toti decidere” se dimettersi o meno “ma mi pare molto severa la decisione di infliggere gli arresti domiciliari se” il governatore ligure “non dovesse dimettersi”. “Se Toti dovesse decidere di fare un passo indietro, noi siamo pronti a una campagna elettorale per continuare a governare la Liguria in barba a chi vuole usare questa vicenda” a suo vantaggio. “Io la penso come Nordio, sono un garantista, quindi penso che debba sempre essere la magistratura a dimostrare la colpevolezza di una persona. Non ho visto accuse straordinarie contro Toti”.