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«Abolire il 41 bis. Sempre per l'anarchia». Si sono conclusi così gli oltre 9 minuti di dichiarazioni spontanee rese in aula da Alfredo Cospito, in video collegamento dal carcere di Sassari dove è recluso. «Il 41 bis che mi avete inflitto è un trattamento sanzionatorio incostituzionale che contraddice le vostre stessi leggi, che stravolge il senso stesso della mia carcerazione imponendomi la censura insensata che limita il mio diritto alla difesa - ha osservato - è evidente a tutti come la mia vicenda processuale sia stata usata come una sorta di clava da parte politica, il governo, contro un'altra parte politica, la cosiddetta opposizione».
«Il mio trasferimento all'ultimo momento da una sezione ad un'altra in previsione dell'arrivo dei parlamentari Pd ne è un esempio lampante che - sottolinea - dimostra come sta stata strumentalizzato il Dap e il 41 bis per fini politici». «Questi fatti sono strettamente legati a questo processo perché sono il prodotto delle dinamiche politiche passate che hanno portato alla nostra accusa e a una condanna spropositata per strage politica. Tapparmi ora la bocca nell'unico momento in cui mi posso difendere vorrebbe dire avallare questa deriva pericolosa e totalitaria», ha detto ancora l'anarchico ricordando, poi, le morti di detenuti che erano richiusi anch'essi in regime di 41 bis morti che - conclude - «sono legate all'impunità del regime in cui da un anno mi tocca lottare e sopravvivere per non soccombere».