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CESARE PARODI ANM
«Andremo entro il mese di marzo a rendere il doveroso omaggio al presidente Mattarella che, davvero, non sarà un omaggio formale». Lo ha detto il presidente dell'Anm Cesare Parodi, a margine della riunione del Comitato direttivo centrale, parlando dell'incontro che la Giunta del sindacato delle toghe avrà con il presidente della Repubblica, per presentarsi dopo il suo insediamento avvenuto all'inizio di febbraio. «Il presidente Mattarella è veramente un punto di riferimento per tutti i magistrati italiani; anche con le sue recenti dichiarazioni sul tema dell'indipendenza ancora una volta ha dimostrato di essere un personaggio straordinario per chiarezza, lucidità e coraggio e quindi andremo a salutarlo molto volentieri», ha aggiunto Parodi.
L’incontro sebbene già programmato avverrà in un momento di forte tensione tra magistratura e politica.
Un applauso di tutto il Cdc è arrivato al presidente Parodi quando ha sottolineato: «straordinaria è stata la nota di Margherita Cassano» contro gli attacchi della maggioranza politica alla decisione delle SS UU civili sul caso Diciotti. «Ho apprezzato la chiarezza e la tempestività del messaggio».
Per il Segretario generale, Rocco Maruotti, «lo sciopero del 27 febbraio è stato un successo. Ci è dispiaciuto leggere una richiesta inedita da parte del Ministero della Giustizia inviata a tutti i presidenti di Corte di Appello per chiedere chi avesse effettivamente scioperato». Effettivamente, da quanto avevamo appreso, il Governo avrebbe voluto i dati effettivi prima dell'incontro di Palazzo Chigi con l’Anm. Ma come ha ribadito Parodi «se avessero voluto smentire il dato dell'80 per cento lo avrebbero già fatto».
Venerdì sera sulla decisioni delle SS UU il Ministro Nordio ha detto:
«Garantire un risarcimento a chi entra in modo illegale nel nostro Paese confligge con il principio di legalità, ma soprattutto anche ammesso, può provocare conseguenze che vanno molto al di là dei casi specifici».
Ha replicato Maruotti: «Il compito dei magistrati non è collaborare con il governo di turno ma applicare la legge». Il numero due dell'Anm ha risposto anche alle parole della premier Meloni: «Creare nemici della nazione per farli apparire come quelli che tolgono risorse ai cittadini è qualcosa che spacca il Paese - ha sottolineato -, non solo tra italiani e stranieri ma tra classi sociali. E questo non fa bene a nessuno».
Durante i lavori il gruppo di AreaDg aveva presentato una mozione di fiducia dal seguente contenuto: «Il cdc esprime pieno apprezzamento all'operato della Gec in ordine alle attività di preparazione ed organizzazione sia dello sciopero che dell’incontro con la Presidente del Consiglio»
Prima che venisse discussa è circolata la voce che proprio qualcuno di Magistratura indipendente, corrente del presidente Parodi, avrebbe potuto votare contro. Ma il leader delle toghe non è era preoccupato: «all'interno del nostro gruppo associativo c'è libertà di pensiero».
Alla fine la mozione è stata ritirata dopo che proprio un esponente di Mi, Stefano Ammendola, aveva sollevato un problema statutario rispetto alla presentazione della mozione stessa.
Magistratura Indipendente aveva chiesto altresì un'altra integrazione dell'ordine del giorno con il punto: «Regolamentazione della partecipazione dei magistrati alle iniziative organizzate dai partiti politici».
Il membro della giunta di Mi, Giuseppe Tango, ci ha detto: «non vogliamo personalizzare la questione ma dobbiamo interrogarci sul tema in vista anche dei dibattiti referendari. Nessun problema a partecipare ad incontri organizzati dai sindacati, no a quelli dei partiti politici».
Recentemente l’ex presidente dell'Anm ed esponente di AreaDg Eugenio Albamonte aveva partecipato ad un dibattito organizzato da un circolo PD di Roma per parlare di separazione delle carriere, insieme alla responsabile giustizia dem Debora Serracchiani.
Ma anche il sostituto procuratore Annalisa Imparato è andata a parlare di parità di genere all'evento di Fratelli d'Italia Atreju.
Maruotti la pensa diversamente da Tango: «faccio una battuta: se la Ges di Palermo mi invita a parlare di Chiara Ferragni non vado. Se Fratelli d'Italia o il PD mi invitano a parlare di separazione delle carriere o di tema di giustizia io vado. Ciò che qualifica un magistrato è ciò che dice e come lo dice non in contesto dove lo fa».
Alla fine il Cdc ha deciso di non discutere del tema. L'Anm si sarebbe spaccata date le diverse sensibilità. Meglio evitare questioni che in questo momento potrebbero minare l'unità delle toghe.
Polemica da parte di Andrea Reale, esponente in Cdc dei 101 in merito all'incontro dell'Anm con l’Esecutivo lo scorso 5 marzo: «non parliamo di Anm unitaria perché il 40 per cento dei magistrati si è espressa a favore del sorteggio. Ma questa voce non è stata portata nelle sede istituzionali. La nostra voce invece deve essere sentita».