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Era stata annunciata subito dopo il via libera all’equo compenso: “Economisti e giuristi insieme” da ieri è ufficialmente il nuovo soggetto unitario di notai, commercialisti e avvocati. Dopo la notizia data il mese scorso a Verona dal palco di un convegno sulla responsabilità professionale, ieri è arrivata la firma dello statuto.
A sottoscrivere l’atto di nascita dell’associazione, una vera e propria “Triplice delle professioni”, il presidente del Consiglio nazionale del notariato Salvatore Lombardo, il numero uno del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili Massimo Miani e il presidente del Consiglio nazionale forense Andrea Mascherin. «Daremo insieme più forza alle professioni che rappresentiamo, a partire da alcuni punti che sottoporremo alle forze politiche in modo che siano recepiti nei loro programmi in vista delle elezioni», assicurano i vertici dei tre Ordini. Riuniti, per l’occasione, presso la sede del Cnf a Roma, dove subito dopo la sottoscrizione dello statuto si sono concessi un brindisi.
LO STATUTO E GLI ORGANISMI
L’intesa punta dunque a «rafforzare l’azione coordinata tra le professioni giuridicoeconomiche», come si legge nella nota congiunta diffusa ieri, subito dopo la firma, da Lombardo, Miani e Mascherin. Nello statuto del nuovo organismo di rappresentanza si legge che l’associazione opererà a livello nazionale senza fini di lucro, e punta a promuovere «l’interlocuzione con i soggetti istituzionali, la pubblica amministrazione e, in generale, con tutti i soggetti ritenuti strategici al fine di tutelare gli interessi comuni alle professioni rappresentate». «Economisti e giuristi insieme», inoltre, «si dedicherà all’approfondimento delle materie economiche e giuridiche di interesse degli associati, anche attraverso la predisposizione di studi e documenti», si legge ancora nello statuto. Tra le finalità vi è poi la promozione di «iniziative che portino le tre professioni, ciascuna con la sua specificità, a poter operare anche nel contesto della sussidiarietà rispetto alle pubbliche amministrazioni, in aderenza alla più recente normativa interna e ai principi del diritto europeo».
Sono organi dell’associazione, in carica per due anni, l’assemblea degli associati, il consiglio direttivo e il presidente. L’assemblea è composta da 6 rappresentanti per ciascuno dei tre Ordini, i quali partecipano su delega dei rispettivi Consigli nazionali. Il consiglio direttivo è composto di nove membri, compreso il presidente, tre per ciascun Consiglio naziona- le. La carica di presidente spetta, a rotazione, ad un rappresentante di ciascuno dei tre Consigli nazionali.
MASCHERIN: IL NOSTRO RUOLO SARÀ DECISIVO
«Con la nascita di un soggetto comune tra notai, commercialisti e avvocati si apre una pagina nuova nella rappresentanza delle professioni”», secondo il presidente del Cnf Andrea Mascherin. «Ritengo che la nostra iniziativa», spiega il vertice dell’avvocatura, «rechi soprattutto il segno di una nuova consapevolezza: il mondo del lavoro autonomo, e delle professioni economico- giuridiche in particolare, deve agire per sollecitare la politica a misure di tutela e funzionalità dei nostri settori nell’interesse non solo dei professionisti che rappresentiamo, ma della società e dell’economia dell’intero Paese. Le esitazioni che negli scorsi anni si sono a volte intraviste nella politica hanno probabilmente contribuito a indebolire il controllo di alcuni fenomeni: primo fra tutti», dice Mascherin, «il dilagare di una impostazione mercatista nel lavoro e nella dinamica produttiva in generale, con effetti ancora più pesanti per gli autonomi di quanti non se ne siano avuti per i dipendenti. Anche a partire da questo», nota il presidente del Cnf, «commercialisti, notai e avvocati possono davvero dare un contributo decisivo per superare definitivamente quella impostazione a volte disattenta. E agevolare così il ritorno a una maggiore tutela delle professioni da parte della buona politica, che si è ben manifestata con la svolta sull’equo compenso».
MIANI: PARTIAMO DA UNA FORTE AFFINITÀ
Miani osserva come «sin dal nome scelto per la nuova associazione, indichiamo in maniera chiara il senso di questa iniziativa: mettere assieme le professioni dell’area economico- giuridica affinché, forti delle affinità che le accomunano e le contraddistinguono all’interno del variegato universo ordinistico, sviluppino idee e proposte condivise per il Paese, oltre che per una più avanzata concezione del loro modo di stare sul mercato professionale» .
LOMBARDO: CREDIAMO NELLE SINERGIE
Lombardo a sua volta ricorda come il Consiglio nazionale del notariato creda «alla sinergia delle professioni regolamentate nel difendere il prezioso ruolo che le stesse svolgono per la crescita del Paese e di ciò», dice, «è testimonianza la sua attiva partecipazione al Comitato unitario delle professioni. L’invito ad aderire all’associazione con commercialisti ed avvocati è stato pertanto accolto per trovare ulteriori sinergie su progetti condivisi con professioni contigue per aree di competenza», spiega il presidente dei notai, «nel reciproco rispetto delle diverse competenze e specificità di ruolo, al servizio del Paese, della sua semplificazione e sempre maggiore modernizzazione».