Rinconada è una cittadina cilena (regione di Val Paraiso) di circa 7mila anime dove tutti si conoscono e le voci corrono, figuriamoci se fomentate da un’inchiesta tv in prima serata che punta il dito sul suo primo cittadino.

Così il suo sindaco, Juan Galdames, per evitare la gogna, si è reso protagonista di una vicenda a dir poco surreale se non proprio grottesca. Domenica sera, pochi minuti prima l’inizio della trasmissione giornalistica ¿Hasta cuando? (Fino a quando?) del canale Mega che stava trasmettendo un reportage su presunte malversazioni e illegalità commesse dall’amministrazione comunale, Galdames ha deciso di interrompere la corrente elettrica a tutti i suoi concittadini, l’85% degli utenti, circa 4mila famiglie di Rinconada e dei villaggi di Valle Alegre, Tabolango, Los Faroles e Casuto sono finite al buio.

Se non era in grado di fermare la messa in onda, Gladames pensava di avere il potere risolvere il problema alla radice, spegnendo le tv dei suoi concittadini. Secondo alcuni testimoni l’interruzione di energia elettrica è avvenuta con metodi grossolani: alcuni uomini avrebbero danneggiato la rete lanciando degli oggetti contro i cavi dell’alta tensione provocando il blackout. L’interruzione è durata un po’meno di due ore.

Un sistema drastico, ma non proprio astuto, per sottrarsi a quello che considera un processo mediatico come aveva ringhiato la scorsa settimana agli inviati di Mega: centinaia le telefonate di protesta da parte dei residenti, alcuni dei quali ci avevano visto lungo, ritenendo il sindaco direttamente responsabile del taglio per motivi “politico-giudiziari”, e non per fantoatici problemi tecnici alla rete elettrica come inizialmente avevano affermato i suoi portavoce. Alcune decine di persone sono scese in piazza inscenando un piccolo corteo sotto il palazzo del municipio chiedendo le dimissioni di Galdames, esponente politico del partito di centrodestra Chile vamos. Insomma, un disastro assoluto.

Il sindaco, che è sospettato di aver acquistato irregolarmente due terreni con denaro pubblico a un prezzo superiore del 3000% rispetto al valore reale senza indire una gara, si era duramente scontrato con i giornalisti di Mega durante le riprese del reportage, rifiutandosi di rilasciare dichiarazioni e cacciandoli in malo modo. La giornalista Natasha Kennard che gli stava chiedendo informazioni sulla vendita dei terreni è stata spintonata e minacciata da alcuni consiglieri comunali.

L’Associazione nazionale della televisione cilena ha condannato il comportamento del sindaco definito «un bullo e un criminale» chiedendo ai vertici del suo partito di prendere provvedimenti: «È inaccettabile che le autorità politiche, in una società democratica, credano di avere il diritto di attaccare la stampa e impedirne il funzionamento, poiché la libertà di espressione e il libero esercizio della stampa sono diritti fondamentali tutelati dal nostro ordinamento giuridico». Il sito web del comune di Rinconada ha pubblicato un messaggio in cui si esprime «rammarico per il contenuto della trasmissione di Mega», ma nessun riferimento all’interruzione di energia.

Galdames, che spera in una rielezione, è indagato per frode fiscale, falsificazione di documenti pubblici e appropriazione indebita. Con la prodezza di domenica si è aperto a suo nome un nuovo fascicolo: la procura regionale di Los Andes ha aperto un’inchiesta per interruzione immotivata di energia elettrica, il reato contestato è abuso di potere: «Stiamo indagando, vogliamo capire se ci sia stata la partecipazione di terzi».