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PER TRAFFICO E POSSESSO DI DROGA
FRANCESCO DE FELICE
La condanna a 9 anni di carcere nei confronti della star del basket statunitense Brittney Griner «ci ricorda ancora una volta quello che il mondo già sapeva: Brittney è illecitamente detenuta dalla Russia. È inaccettabile, e chiedo alla Russia di rilasciarla immediatamente così che possa stare con sua moglie, le persone care, gli amici e le compagne di squadra».
Questo il commento del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, alla sentenza emessa a Mosca nei confronti della cestista statunitense. «La mia amministrazione continuerà a lavorare senza sosta e percorrerà ogni possibile strada per riportare Brittney e Paul Whelan a casa il prima possibile», ha assicurato il presidente Biden.
Brittney Griner è stata condannata dal tribunale russo a nove anni di carcere, la procura di Mosca ne aveva chiesto nove e mezzo, per possesso e contrabbando di droga: era stata fermata all'aeroporto con olio di cannabis. La giudice Anna Sotnikova ha assicurato che il tempo che Griner ha scontato in custodia, dal suo arresto a febbraio, conterà ai fini della condanna. All’atleta è stata anche inflitta una multa di 1 milione di rubli ( pari a circa 16.400 dollari).
Brittney Grine era stata arrestata all’aeroporto di Mosca il 17 febbraio con l’accusa di aver introdotto in Russia prodotti a base di marijuana. Il processo è cominciato il primo luglio e Griner si è dichiarata colpevole; secondo la sua difesa, l’atleta aveva il permesso medico per usare cannabis terapeutica.
Gli avvocati della cestista statunitense, due volte vincitrice dell’oro olimpico intendono «certamente» presentare appello: lo hanno reso noto gli stessi legali, che hanno definito la sentenza «assolutamente irragionevole».
Brittney Griner dovrà ora sperare in uno scambio di prigionieri per lasciare le carceri russe. Il Segretario di Stato Usa Blinken aveva contattato nei giorni scorsi il pari ruolo Lavrov proponendo di rimpatriare il mercante d'armi Viktor Bout, detenuto negli Stati Uniti, in cambio della Griner e di Paul Whelan, americano imprigionato in Russia con l'accusa di spionaggio. Una mossa contraria alle dichiarate intenzioni del governo Biden di isolare il Cremlino, ma che evidenzia la pressione dell'opinione pubblica per la liberazione della beniamina del basket Usa. La risposta russa ufficiale è stata molto dura e gli Usa sono stati accusati di non avere rispetto per quelle che sono le legge russe.