Il furore dei “leoni da tastiera” si è abbattuto nei mesi scorsi sull’avvocata Antonella Cuccureddu, insultata pesantemente su alcuni social. I commenti di chi si sente forte davanti ad un monitor o impugnando uno smartphone hanno preso di mira la professionista dopo che sono stati pubblicati alcuni articoli su diverse testate nazionali in cui si riportavano alcune fasi del processo di Tempio Pausania, dove l’avvocata Cuccureddu difende Francesco Corsiglia, imputato con Ciro Grillo, figlio di Beppe, Vittorio Lauria e Edoardo Capitta per la presunta violenza sessuale di gruppo ai danni di una giovane di Milano. Il motivo di tanto livore da parte degli odiatori seriali? L’avvocata Cuccureddu ha rivolto in udienza alcune domande alla ragazza che ha denunciato la presunta violenza.
Ora la svolta. Grazie al lavoro della polizia postale di Sassari, che ha effettuato una serie di riscontri, è stato possibile individuare gli autori dei commenti offensivi. Sono state denunciate 26 persone alla procura della Repubblica con l’accusa di diffamazione aggravata ai danni dell'avvocata Cuccureddu. Le domande formulate in udienza tenevano ricalcavano quelle già fatte alla giovane dai carabinieri e dai pm nel corso delle prime fasi dell'inchiesta e sono state riproposte in aula per appurare i fatti.
Le indagini della Polizia Postale di Sassari sono state coordinate dal comandante, Michele Delogu, dopo la presentazione della querela nel marzo scorso da parte di Antonella Cuccureddu, rappresentata dall’avvocato Nino Cuccureddu.