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Chiappani, procuratore di Bergamo, nel mirino di Enrico Costa (Azione)
«Basta interviste a destra e sinistra, su un procedimento pendente, da parte del procuratore di Bergamo e del suo consulente oggi senatore: la legge consente che il procuratore capo faccia un comunicato stampa e, se disposta con atto motivato, una conferenza stampa, non interviste a trasmissioni televisive, radiofoniche o sui giornali. Su questo presenterò un’interrogazione al ministro Nordio». È il vicesegretario e responsabile Giustizia di Azione Enrico Costa a segnalare come il vertice dell’ufficio lombardo, Antonio Chiappani, sembrerebbe aver disatteso, sull’inchiesta covid, le norme sulla presunzione d’innocenza.
«I magistrati facciano seriamente le indagini e parlino attraverso gli atti giudiziari, evitando che vengano pubblicati alla lettera prima che i destinatari li abbiano letti, e si astengano dal marketing giudiziario. I processi si fanno nei tribunali, non sui media. Quanto alla fuga di notizie, dovrebbe indagare una Procura diversa da quella di Bergamo», conclude Costa.