La separazione della carriere «è scritta nel programma elettorale del centrodestra, quindi c'è un vincolo elettorale. La faremo. Ma quello che è veramente rivoluzionario non è la separazione delle carriere, che di fatto quasi esiste già, perché la riforma Cartabia ha enormemente limitato i passaggi dall'una all'altra. La vera riforma è quella che riguarda il Consiglio superiore della magistratura». Lo ha sottolineato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in un intervento alla cena di ieri sera al "Forum in Masseria", a Manduria, in Puglia, organizzato da Bruno Vespa.

«Cosa vuol dire? Allora, oggi il Consiglio superiore della magistratura è una specie di Parlamento che viene eletto dalle correnti - ha continuato l'esponente dell'esecutivo -. Diciamo che nella struttura istituzionale, il Parlamento italiano sta ai partiti, come il Consiglio superiore della magistratura sta alle correnti; cioé le correnti sono i partiti all'interno della Associazione nazionale magistrati. E hanno un potere immenso, perché sono loro poi che designano i membri del Csm. Quindi, c'é un vincolo tra elettori ed eletti».

Sorteggio al Csm

Nordio ha proseguito: «E noi cosa abbiamo proposto? Il sorteggio, che tra l'altro è fatto nell'ambito di un canestro di soggetti qualificatissimi, sia per i componenti del Consiglio superiore della magistratura che per quelli della cosiddetta sezione disciplinare. I magistrati si iscrivono alle correnti come ci si iscrive ai partiti, un po' per ragioni ideali, ma anche per ragioni di convenienza, perché una volta che tu sei iscritto alla corrente eleggi il tuo candidato al Csm che poi ricambierà il favore. Questa è la brutale realtà. È il motivo delle cosiddette nomine a pacchetto».