EXIT POLL ELEZIONI AMMINISTRATIVE. LO SPOGLIO INIZIERÀ ALLE ORE 14 DI OGGI

Non solo referndum un pezzo d’Italia è infatti andata al voto per eleggere sindaci e consiglieri comunali. Secondo gli ext poll, a Genova e Palermo il centrodestra sarebbe vicino alla vittoria al primo turno, a un passo a L'Aquila. Sorpresa Damiano Tommasi a Verona: l'ex centrocampista della Roma è in vantaggio sui rivali. Exit poll, Bucci verso la riconferma Ma Tommasi scarta tutti “nell’arena”

Il centrodestra, avanti a L’Aquila e Catanzaro, potrebbe vincere già al primo turno a Genova e Palermo. Il centrosinistra va bene a Verona e Parma

il primo cittadino uscente, Pierluigi Biondi, esponente di Fratelli d’Italia e sostenuto da tutto il centrodestra, potrebbe non aver bisogno del ballottaggio per imporsi su Stefania Pezzopane, sostenuta dal centrosinistra e su Americo Di Benedetto, sostenuto da liste civiche.

A Catanzaro è avanti il candidato sindaco Valerio Donato, appoggiato anche da Forza Italia e Lega che però si sono presentate senza simboli di partito, con il 40- 44 per cento, seguito dal candidato di centrosinistra e del Movimento Cinque Stelle Nicola Fiorita, fermo tra ill 31 e il 35 per cento. Più dietro Antonello Talerico, sostenuto da Noi con l’Italia e la candidata sindaca di Fratelli d’Italia, Wanda Ferro.

Alta l’attesa a Palermo, dove a farla da padrone è stata l’assenza di decine e decine di presidenti di seggio, tanto che in molte sezioni le operazioni di voto sono iniziate soltanto a metà mattina. Roberto Lagalla, ex rettore dell’università e sostenuto da tutto il centrodestra dopo un lungo peregrinare, sarebbe eletto già al primo turno superando il 40 per cento dei voti, soglia necessaria a evitare il ballottaggio per via della diversa legge elettorale rispetto al resto d’Italia. Franco Miceli, candidato del campo largo progressista, si fermerebbe al massimo poco sopra il 30 per cento, mentre un buon risultato, tra il 14 e il 18 per cento, lo otterrebbe Fabrizio Ferrandelli, sostenuto da Azione e + Europa. Miceli ha comunque voluto ringraziare i partiti che l’hanno sostenuto, compreso il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte «che ha ottenuto un bagno di folla nei quartieri popolari».

Proprio con Palermo finiscono le buone notizie per il centrodestra nelle grandi città, con un caso Verona pronto ad aprirsi subito dopo lo spoglio. Sì perché nella città di Romeo e Giulietta i due nemici interni della coalizione, il Pizzarotti. Il quale sosteneva Michele Guerra, attuale assessore alla Cultura, che con l’appoggio del centrosinistra, che ha ottenuto una percentuale di voti superiore al 40 per cento. Ballottaggio dunque quasi certo e a sfidarlo sarà Pietro Vignali, già sindaco fino al 2011 e che si fermerebbe poco sopra al 20 per cento. «Parma attende un risultato storico», ha detto Guerra parlando di «forbice ampia» a predicando prudenza. «A Parma non vinciamo da 24 anni, un quarto di secolo - ha commentato Francesco Boccia, deputato del Partito democratico e responsabile Regioni e Enti locali della segreteria nazionale - Per noi è stata importante l’alleanza con il movimento di Pizzarotti, non è stato facile ma la politica e i partiti servono a questo, abbiamo fatto quell'alleanza unendo un fronte ampio e siamo fiduciosi di poter andare al ballottaggio così come siamo fiduciosi di poter andare al ballottaggio dopo tanti anni a Verona e a Catanzaro».

L’AQUILA STEFANIA PEZZOPANE CENTROSINISTRA PIERLUIGI BIONDI CENTRODESTRA IN ALTO PALERMO ROBERTO LAGALLA CENTRODESTRA FRANCESCO FRANCO MICELI CENTROSINISTRA VERONA DAMIANO TOMMASI CENTROSINISTRA FLAVIO TOSI CENTRODESTRA