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CENTINAIA DI VITTIME OGGI IL SECONDO ROUND DEI COLLOQUI
Un’altra giornata durissima ieri in Ucraina dove le forze militari russe hanno continuato ad avanzare nel territorio e a bombardare decine di obiettivi. La diplomazia va avanti e oggi ci dovrebbe essere un secondo round dei colloqui tra le delegazioni di Mosca e Kiev al confine tra Polonia e Bielorussia fa sapere direttamente la diplomazia russa. Lo scetticismo su una rapida soluzione diplomatica del conflitto prevale logicamente, con il governo ucraino che fa sapere che potrebbe persino disertare i colloqui se ci fosse «un ultimatum» russo.
E così, in attesa che il dialogo si riannodi faticosamente, sul campo continuano a fischiare i missili e le bombe.
La città più colpita è stata ancora Kharkiv, secondo centro urbano del Paese, sotto assedio da tre giorni; nella mattina l’azione più eclatante delle truppe del Cremlino che hanno lanciato un razzo in una delle piazze centrali della metropoli distruggendo il palazzo del governo: «È stata una vera e propria azione terroristica, volevano assassinare il governatore. Così, la Russia è diventata uno stato terrorista. Nessuno perdonerà. Nessuno dimenticherà» ha commentato a caldo il presidente ucraino Zelensky ribadendo la richiesta di aiuto agli alleati occidentali: «Non lasciateci soli, non abbandonateci». In serata ha poi avuto una conversazione telefonica con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Nessuna aiuto militare diretto e nessun invio di truppe occidentali ma solo il «rafforzamento della linea difensiva della Nato» ha promesso l’inquilino della Casa Bianca.
Pur incontrando più resistenza del previsto, le colonne di blindati russi continuano però a solcare l’Ucraina dirigendosi verso Kiev. Ieri, dalle immagini satellitari, si poteva vedere con chiarezza il lunghissimo serpentone di convogli: sessanta chilometri di mezzi militari che si avvicinano minacciosi al centro politico dell’Ucraina dove milioni di residenti rimasti intrappolati ora si aspettano il peggio.
In ogni caso la capitale è stata ripetutamen-te colpita dall’artiglieria russa che ha distrutto la torre della televisione di Stato uccidendo cinque persone, bombe anche sul il memoriale della Shoah di Babyn Yar, dove decine di migliaia di ebrei, rom, comunisti, nazionalisti e dissidenti furono fucilati dai nazisti nel settembre 1941. Diverse le vittime civili in tutta l’Ucraina; secondo l'ufficio dell'Onu per i diritti umani, le persone tra la popolazione che hanno perso la vita sono ' almeno 136' di cui 13 bambini. I feriti, secondo questa stima, sono invece almeno 400.
L'organizzazione avverte pero' che purtroppo si tratta sicuramente di una stima per difetto, oltre che in continuo drammatico peggioramento considerando l’intensificarsi degli scontri e l’inattesa resistenza degli ucraini.
Intanto la Corte europea dei diritti umani ha intimato alla Russia di astenersi dal condurre attacchi militari contro i civili e gli edifici civili, comprese le abitazioni, gli ospedali e le scuole, ma anche veicoli come le ambulanze.
La Corte ha cosi accettato la richiesta dell'Ucraina di imporre alla Russia misure che mettano fine alle tante e ripetute violazioni commesse dalle truppe russe.
Il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione di condanna dell'invasione russa nel territorio dell'Ucraina. Una risoluzione che invita le istituzioni dell'Unione europea ad adoperarsi per concedere all'Ucraina lo status di Paese candidato all'adesione all'Ue. Il testo è passato con 637 voti a favore, 13 contrari e 26 astensioni.
Da parte sua la World Athletics, la federazione mondiale di atletica leggera, ha deciso di escludere con effetto immediato tutti gli atleti ed il personale di supporto di Russia e Bielorussia da tutti gli eventi delle World Athletics Series a seguito dell'invasione militare russa in Ucraina.
La Federazione russa di atletica leggera ( RusAF) è stata sospesa dalla World Athletics nel novembre del 2015 a causa di violazioni al codice antidoping e pertanto non e' attualmente idonea ad ospitare eventi di carattere internazionale. Tale provvedimento nei prossimi giorni potrebbe essere preso anche nei confronti della federazione bielorussa.