L’Università di Cagliari ospiterà il 14 e il 15 settembre il convegno conclusivo del progetto “Giustizia Smart - Strumenti e modelli per ottimizzare il lavoro dei giudici – JustSmart”, attraverso il quale è stata condotta una ricerca negli uffici giudiziari di Sardegna e Sicilia. Lo studio ha riguardato cinque Corti d’appello e ventotto Tribunali. Significativo il numero delle risorse umane coinvolte: circa 300 assegnisti e borsisti di ricerca tra giuristi, ingegneri, aziendalisti, informatici, sociologi e antropologi.

JustSmart rientra nel quadro del “Progetto unitario” del ministero della Giustizia, volto a conoscere la diffusione dell’Ufficio del Processo e «l’implementazione di modelli operativi innovativi negli uffici giudiziari per lo smaltimento dell’arretrato», e ha interessato tutti gli atenei pubblici italiani con un investimento complessivo di 56 milioni di euro. Il ruolo di capofila è stato ricoperto dall’Università degli Studi di Palermo (referente il professor Enrico Camilleri) con partner le Università di Cagliari (professoressa Silvia Izzo), di Catania (professoressa Vania Patanè), di Messina ( professoressa Maria Astone) e di Sassari (professor Giovanni Maria Uda).

Punto di partenza della ricerca che ha contraddistinto JustSmart è stato l’approccio multidisciplinare al fine di contribuire al miglioramento delle prestazioni del settore giustizia nelle isole maggiori in coerenza con gli obiettivi del Pnrr. A tal riguardo sono state sperimentate con gli uffici giudiziari diverse tecniche. La prima è stata quella della catalogazione dei provvedimenti utili ad assicurare l’uniformità, la qualità e il monitoraggio della giurisprudenza locale. Sono state inoltre impiegate tecniche di progettazione dei provvedimenti e tecniche di reingegnerizzazione dei processi. Nel primo caso è stato possibile definire le linee guida, la struttura e i contenuti necessari dei principali provvedimenti decisori e ordinatori.

Le giornate di studio di Cagliari saranno, dunque, un momento di sintesi per presentare i risultati conseguiti e individuare le prospettive di sviluppo derivanti dalla ricerca effettuata. In modo particolare i work- shop della prima giornata offriranno un’occasione di dibattito tra gli assegnisti e i borsisti reclutati nell’ambito del progetto, gli addetti dell’ufficio per il processo e i magistrati che più attivamente hanno messo a disposizione la propria esperienza e professionalità nel corso delle attività di indagine.

La seconda giornata, quella del 15 settembre, sarà caratterizzata dal dibattito tra accademia, magistratura e avvocatura. Alla luce dei risultati progettuali i relatori avranno modo di confrontarsi sulla fisionomia del giurista nell’attuale contesto anche al fine di progettare nuovi percorsi formativi universitari e professionali, nell’ottica di una maggiore interazione tra i principali attori del processo e della giurisdizione.

Oltre agli studiosi coinvolti nella ricerca del progetto JustSmart, interverranno Francesco Greco ( presidente del Consiglio nazionale forense), Gemma Cucca (presidente della Corte d’appello di Cagliari), i presidenti dei Tribunali di Cagliari, Oristano e Lanusei ( Vincenzo Amato, Carla Altieri e Mariano Arca), i presidenti degli Ordini degli avvocati di Cagliari ( Matteo Pinna) e Palermo ( Dario Greco). È prevista anche la partecipazione di rappresentanti degli uffici giudiziari di primo grado e di appello di Sardegna e Sicilia. Sul sito del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari è pubblicato il link per collegarsi e seguire a distanza i lavori del 15 settembre.