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GIOVANNI TOTI PRESIDENTE REGIONE LIGURIA
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti resta agli arresti domiciliari. Lo ha stabilito questa mattina il tribunale del Riesame. I giudici presieduti da Massimo Cusatti hanno riconosciuto la linea della Procura che aveva ipotizzato per il governatore come fosse ancora presenta il rischio di inquinamento probatorio e reiterazione del reato.
Toti si trova agli arresti domiciliari nella sua villa di Ameglia nello spezzino dallo scorso 7 maggio nell'ambito della maxi inchiesta condotta dalla guardia di Finanza per corruzione.
I giudici hanno respinto sia la richiesta di revoca della misura cautelare sia in subordine le richieste di attenuazione della misura. All'interno delle 33 pagine di ordinanza che contengono la decisione emessa in mattinata vengono meno le cautele nei confronti delle garanzie di indagine ma restano le tutele in ordine al rischio di reiterazione del reato che motivano la bocciatura della richiesta. Settimane fa l'avvocato Savi aveva spiegato che in caso di diniego sarebbe stato avanzato ricorso in Cassazione.
Cosa aveva scritto il gip nella precedente ordinanza
Il Riesame ha sostanzialmente confermato l’ordinanza del gip, il quale aveva scritto che «non sono emersi elementi sopravvenuti idonei a modificare - anche all’esito dell’interrogatorio reso dall’indagato davanti al pm - il grave quadro indiziario a carico del predetto in relazione ai reati per cui si procede, così come valutato nell’ordinanza applicativa della misura cautelare».
La procura aveva depositato il proprio parere negativo il 12 giugno. Per il gip dunque, «permangono le esigenze cautelari così come evidenziate nell’originaria ordinanza cautelare», in particolare, permaneva «l’esigenza cautelare connessa al pericolo concreto e attuale di reiterazione di analoghe condotte criminose; Al riguardo rilevano, in primo luogo, le stesse modalità delle condotte criminose contestate così come emerse nel corso delle indagini, dalle quali traspare in modo evidente la sistematicità del meccanismo corruttivo reiterato in un notevole arco temporale».