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Di eutanasia non se ne parlerà nemmeno a settembre. Nonostante la richiesta della Consulta di colmare il vuoto normativo del nostro ordinamento, Movimento 5 stelle e Lega non hanno trovato un accordo sul testo base nelle commissioni Giustizia e Affari sociali alla Camera, motivo per cui la proposta di legge non è stata inserita nel calendario dei lavori di settembre.
TUTTO RINVIATO È probabile, dunque, che il tema venga rinviato alla Corte costituzionale che subito dopo l’estate si esprimerà sulla questione del fine vita.
A richiedere un intervento del Parlamento era stata proprio la Consulta, che con l’ordinanza del 24 ottobre 2018 aveva chiesto al legislatore di compiere una riflessione e prendere l’iniziativa, dopo il ricorso avanzato dalla Corte d’assise di Milano - nel corso del processo al Radicale Marco Cappato per la morte di Dj Fabo circa la legittimità costituzionale del reato di istigazione o aiuto al suicidio.
Nulla da fare, dunque: il Parlamento si pronuncerà solo dopo la sentenza, sfruttando le indicazioni che verranno dai giudici della Consulta.
DISTANZE TRA I PARTITI Un passo avanti sembrare essere stato fatto con il parere espresso dal Comitato nazionale di Bioetica, che nei giorni scorsi ha “aperto” al suicidio assistito distinguendolo dall’eutanasia.
Rimangono, dunque, distanti le posizioni dei gruppi parlamentari sul tema dell’eutanasia e la sua eventuale depenalizzazione.
Quest’ultima appoggiata dal M5S ( che sembrerebbe essere compatto), Leu e + Europa, ma che non trova d’accordo la Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Pd. I quattro gruppi, infatti, sarebbero propensi a una riduzione della pena nel caso di aiuto al suicidio.
Forza Italia continua intanto la sua lotta contro l’eutanasia, con una conferenza stampa calendarizzata per mercoledì nella sala Caduti di Nassirya del Senato.
Un’occasione per presentare «una serie di iniziative per scongiurare la possibilità che con una sentenza della Corte Costituzionale si possa arrivare alla legalizzazione dell’eutanasia».
Alla conferenza stampa interverranno i senatori FI Paola Binetti e Maurizio Gasparri, i professori Alberto Gambino e Marina Casini Bandini e i rappresentanti del Comitato Polis pro persona, composto da associazioni no profit contro la legalizzazione dell’eutanasia.