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Il pm nazionale antimafia Laudati indagato per il presunto dossieraggio in Dna
Il Riesame si è riservato di decidere sull'appello presentato dalla procura di Perugia contro il rigetto del gip alla richiesta di arresti domiciliari per l'ex sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia Antonio Laudati e per l'ex finanziere Pasquale Striano, entrambi indagati nell'inchiesta sulla divulgazione di informazioni riservate e sugli accessi abusivi ai sistemi informatici in uso alle forze dell'ordine e alla banca dati della Direzione nazionale antimafia.
I giudici hanno fissato come termine per la decisione, che riguarderà anche la retrodatazione dell'iscrizione sul registro degli indagati di Laudati e la competenza territoriale, in 45 giorni. Su quest'ultimo punto, sollevato dall'avvocato Andrea Castaldo, difensore di Laudati, alla luce di una recente sentenza della Cassazione che si è già pronunciata su un caso di un magistrato della Dna, lo scorso 13 dicembre il gip ha ritenuto che la competenza sull'indagine è di Roma. La procura di Perugia, guidata dal procuratore Raffaele Cantone, tendenzialmente attenderà l'esito del Riesame per l'eventuale invio degli atti a Roma.