Il capo del Dap, Giovanni Russo, in carica da due anni si è dimesso. «Apprendiamo che nella giornata di ieri, a due anni dalla nomina, il magistrato Giovanni Russo ha rassegnato le dimissioni da Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – scrive in una nota Generino De Fazio, segretario del sindacato Uilpa Polizia Penitenziaria – Riteniamo la decisione, per quanto opportuna, del tutto tardiva. Russo, che incidentalmente era anche il Capo del Corpo di polizia penitenziaria, non è mai stato avvertito come tale dagli operatori e la sua figura al vertice dell’Amministrazione penitenziaria è risultata del tutto anonima. Chi lo conosce bene lo descrive come persona estremamente competente e sensibile sul piano umano, tutte doti che, nostro malgrado, in due anni non siamo riusciti ad apprezzare avendone notato solo l’assenza di fatto in riferimento a tutte le vicende che interessano la Polizia penitenziaria e allo stato disastrato e disastroso delle carceri». 

Non solo. Secondo De Fazio «adesso urge la nomina del nuovo vertice del DAP che auspichiamo possa avvenire con soluzioni interne che possano assicurare continuità di conoscenza rispetto a una macchina assolutamente complessa e alla moltitudine di problematiche che investono detenuti e operatori penitenziari» perché «Ricominciare da zero non servirebbe a nessuno e lo diciamo in relazione a tutte le figure apicali, nella convinzione che solo la conoscenza e una compiuta visione d’insieme che connetta le necessità con gli obiettivi programmatici anche attraverso la pragmaticità dell’azione amministrativa possa favorire il perseguimento degli obiettivi. In questo senso rivolgiamo il nostro accorato appello al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e al Sottosegretario delegato, Andrea Delmastro Delle Vedove». 

I  dirigenti di Nessuno tocchi Caino Rita Bernardini, Presidente, Sergio D'Elia, Segretario ed Elisabetta Zamparutti, Tesoriera hanno dichiarato: Siamo profondamente dispiaciuti per le dimissioni del capo del Dap Giovanni Russo, persona straordinaria, di grande rigore e umanità.

«Chi ha vissuto come lui l’esperienza di Presiedere del Dipartimento (e pensiamo in particolare a Santi Consolo e a Dino Petralia) sa come quella struttura elefantiaca fatta di incrostazioni sedimentate nel tempo, abbia bisogno di una seria riforma che la conduca finalmente all’efficienza costituzionale e convenzionale europea. In questo senso, auguriamo al prossimo Presidente del DAP, buon lavoro». 

«Le dimissioni del capo del DAP Giovanni Russo sono il segno evidente del fallimento delle politiche del governo sul carcere a fronte delle tragiche condizioni in cui versano. Sovraffollamento, suicidi, abusi, condizioni disumane indegne per un Paese europeo. Ed evidentemente sono anche il frutto del fatto che la linea portata avanti dal sottosegretario Delmastro Delle Vedove non ha favorito una visione e un approccio ai problemi del carcere compatibili con la Costituzione –ha detto invece il segretario di Più Europa Riccardo Magi. – Nordio riferisca in aula al più presto in aula e spieghi se sulle carceri vuole cambiare rotta o proseguire su questa linea disastrosa».