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Nella foto Fimiani e Gaeta
Il Consiglio Superiore della Magistratura si riunirà in seduta straordinaria mercoledì 26 febbraio alle ore 16, sotto la presidenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, per nominare il nuovo Procuratore Generale della Corte di Cassazione. Il nuovo pg succederà a Luigi Salvato, che lascerà l’incarico il 10 marzo per raggiunti limiti di età.
Le candidature in campo
La Quinta Commissione del Csm, competente sugli incarichi direttivi della magistratura, ha concluso il 13 febbraio i suoi lavori, individuando due candidati per la successione: Pietro Gaeta, attuale avvocato generale della Cassazione, proposto con una votazione di maggioranza (5 voti su 6); Pasquale Fimiani, anch’egli avvocato generale alla Suprema Corte, sostenuto dalla consigliera Claudia Eccher (Lega).
La proposta di maggioranza è stata votata dal presidente della Commissione Ernesto Carbone (laico di Italia Viva) e dai togati Maurizio Carbone (Area), Michele Forziati (Unicost), Domenica Miele (Magistratura Democratica) ed Eligio Paolini (Magistratura Indipendente).
Un ruolo di rilievo nella magistratura
Il Procuratore Generale della Cassazione riveste un incarico di massima responsabilità, con competenze fondamentali, tra cui: l’azione disciplinare sui magistrati, esercitata congiuntamente al ministro della Giustizia; l’intervento nei giudizi di legittimità, con facoltà di presentare ricorsi nell’interesse della legge; il coordinamento dell’ufficio requirente più alto della magistratura.
La decisione del Plenum del Csm sarà quindi determinante per gli equilibri della magistratura e il funzionamento della giustizia italiana.