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«Oggi il Governo approva un decreto che tratta il tema intercettazioni, ma non affronta un problema essenziale, visto ciò che accade di questi tempi: come garantire la genuinità delle intercettazioni, quando l'intelligenza artificiale può manipolare la voce originale per costruire dialoghi. Non è un tema marginale, e vale soprattutto per le intercettazioni preventive. Una voce può essere clonata, riprodotta, rielaborata, manipolata con strumenti di intelligenza artificiale». Così Enrico Costa, vicesegretario e responsabile Giustizia di Azione.
«Una “manina” esperta che aggiunga o sostituisca una parola o una frase, può ribaltare le conclusioni di un'indagine - continua - Si è visto in tante occasioni come errori di trascrizione, scoperti dopo anni, con perizie e riascolti dei dialoghi intercettati, abbiano portato innocenti a processo o in carcere. Ma eventuali manipolazioni attraverso programmi di I.A. sarebbero quasi impossibili da disvelare. Chiederò con un'interrogazione al ministro Nordio ed al sottosegretario Mantovano quali accorgimenti abbiano predisposto (temo quasi nulla) per garantire la genuinità delle intercettazioni rispetto ai pericoli sopra evidenziati».