PHOTO
Riforma dei collegi sindacali approvata su proposta della deputata e responsabile Professioni di Fratelli d’Italia Marta Schifone
Con il via libera arrivato dall’aula del Senato, è legge la modifica all’articolo 2407 del codice civile sulla responsabilità dei professionisti chiamati a far parte dei collegi sindacali. Palazzo Madama ha approvato in via definitiva, lunedì, il provvedimento a prima firma della deputata e responsabile Professioni di Fratelli d’Italia Marta Schifone, con il quale, come si legge in una nota di FdI, «si pone fine a un’ingiustizia normativa che da troppo tempo gravava sui professionisti italiani. Una riforma ineludibile che si aspettava da anni».
La legge, prosegue la nota, introduce nelle compagini societarie «un principio di equità, giustizia e tutela fondamentale: la responsabilità dei sindaci sarà finalmente proporzionata al loro ruolo di controllori e non più equiparata, in modo ingiusto e iniquo, a quella degli amministratori».
Schifone, in particolare, rivendica come, con l’approvazione della proposta di cui è stata autrice, «abbiamo posto fine a un corto circuito legislativo insopportabile e inaccettabile, non degno di uno Stato di diritto. Quella che era iniziata come un’esigenza normativa era diventata una vera e propria urgenza, anzi una emergenza, viste le tante, troppe distorte situazioni che si erano venute a creare quasi quotidianamente. Una riforma ineludibile che finalmente vede la luce».
La nuova disciplina, ricorda la responsabile Professioni di FdI, «perimetra la responsabilità concorrente dei sindaci, circoscrivendola a un multiplo del compenso annuo percepito, attraverso tre scaglioni. Un modello già presente in diversi Paesi europei, che ci allinea alle migliori prassi internazionali». La stessa Meloni, agli ultimi Stati generali dei commercialisti, aveva sottolineato l’importanza di questo provvedimento, per il quale si è battuto anche il sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano.
La modifica all’articolo 2407, ricorda inoltre Fratelli d’Italia, «è il risultato di un percorso di ascolto e dialogo costante con il mondo delle professioni, in particolare con il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Dottori commercialisti ed esperti contabili, che da anni invocava la riforma». Schifone aggiunge che, con le nuove tutele introdotte per i professionisti chiamati a far parte dei collegi sindacali delle società, si assicurano maggiori garanzie soprattutto per i cittadini: «Con questa legge abbiamo restituito dignità a una professione fondamentale per il corretto funzionamento del sistema economico: era inaccettabile che i sindaci, che per legge possono agire solo sugli aspetti di legittimità delle scelte gestionali e non sulla loro opportunità economica, rispondessero solidalmente e illimitatamente con gli amministratori».
Si risolve, con le nuove norme, anche il paradosso per cui i sindaci erano diventati «bersagli mobili e facili» nelle azioni risarcitorie, essendo l’unica categoria assistita da copertura assicurativa obbligatoria, spesso chiamata a rispondere anche quando gli amministratori risultavano incapienti. I limiti previsti dalla riforma dovrebbero mettere fine a quello che Schifone definisce «drenaggio di competenze e professionalità di alto livello che, per timore di rischi patrimoniali e reputazionali sproporzionati, rinunciavano agli incarichi sindacali. Diamo finalmente la possibilità anche a tanti giovani professionisti di accedere a questi ruoli con la necessaria serenità, senza dover mettere a rischio il proprio futuro sfidando la sorte. È una vittoria della ragionevolezza e della giustizia, che», assicura la deputata di FdI, «valorizza il ruolo dei professionisti e rafforza il sistema di governance delle imprese italiane, rendendolo più attrattivo anche per gli investimenti internazionali, che ricercano solidità, regole certe e garanzie».